Viviani deve aver pensato che allenare il Grosseto fosse il treno che aspettava da qualche tempo e senza indugi ha indossato il berretto da macchinista, d’altronde fu proprio lui, alla vigilia della sfida casalinga contro il Modena, a dichiarare: “Credo di aver le qualità per incidere in maniera positiva su questa squadra”. Ad attirare la mia attenzione non è l’effettivo riscontro tecnico per valutare le sue qualità, ma il potere scaramantico delle sue dichiarazioni, e se il mister mi perdona l’ironia, oltre ad augurargli un glorioso futuro da macchinista biancorosso, lo invito alla prudenza nelle esternazioni in conferenza stampa. Viviani, infatti, nelle dichiarazioni da “le ultime parole famose” è recidivo, non a caso pochi minuti prima di partire per Gubbio, il mister biancorosso analizzando la solidità del suo team dice: “La squadra comincia a piacermi un po’ di più ma non siamo ancora propositivi, finora ci siamo concentrati a non subire ed essere solidi, in effetti, nelle ultime tre partite abbiamo subito solo quattro tiri in porta, vero è che sono stati quattro gol dettati da episodi sfortunati, ma sono sempre solo quattro tiri”. Non ho tenuto conto quanti tiri hanno scoccato gli umbri nella porta biancorossa, sicuramente almeno quattro. Al solo fine di stemperare la tensione, di frasi “famose” in questo mese ne possiamo annoverare altre da cui estrapolo le più profetiche: “Zanetti sta molto bene e ha ritrovato la forma” oppure “ Questa squadra ha un merito, ed è quello che un gol in una maniera o nell’altra lo fa sempre” ma per non apparire disfattista, mi voglio schierare dalla parte di Viviani, e salendo su quel treno in qualità di passeggero, chiedo al macchinista di trovare ogni energia, ogni motivazione che ha dentro di se, per mandare le macchine al massimo e fare sentire a tutto lo stadio il fischio del vapore e l’ululato della sirena. Dei tre allenatori visti finora in questa stagione biancorossa è forse quello ad avere più tempo ma anche i risultati più avversi, adesso ogni partita è una finale, per la nostra classifica e per il suo futuro professionale quindi, forza Mister Viviani e mi raccomando, più fatti e meno parole.

 

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