Finisce come era programmato, previsto e sperato. Il Grifo si toglie di dosso le penne mortificate di Arzachena indossando il frac casalingo con tanto di cravatta intonata. La flebo di vitamine risolleva il morale, annichilisce i brutti pensieri, cancella le tensioni. I successi sono come l’anticiclone delle Azzorre, portano sereno tenendo lontano le pericolose perturbazioni atlantiche. La similitudine calza a pennello perché il momento biancorosso appariva almeno delicato. Giacomarro, comunque, preferisce dedicarsi all’analisi della partita. “Ho avuto le solite palpitazioni e mi sono dovuto sgolare per gestire il finale della gara, è una pecca che abbiamo. Dopo tante palle gol è arrivata la rete di Vano a complicarci l’esistenza. Lanzano è stato bravo a difendere la porta, ho visto Olivieri appannato dopo tanto lavoro in una posizione che richiede birra e gamba, ho impostato il 5-4-1 facendo entrare un valido Cremonini, Schettino mi ha soddisfatto. Potevamo chiudere meglio la sfida, di positivo il comportamento generale della squadra, che in casa propone sempre un buon calcio. Fuori casa – aggiunge – ci manca ancora più agonismo e, fondamentale, la mentalità, una questione di primario spessore”. Sono arrivate le risposte giuste dopo Arzachena. “Siamo stati meno frenetici – risponde il tecnico – tenendo un ritmo ridotto quanto valido. Palumbo ha firmato un gran bel gol, Di Gennaro ha speso tanto per alzare il baricentro, Cremonini ha voglia e gamba. Sono state scaricate tensioni nocive. In seguito per il mercato invernale ci siederemo al tavolo per capire cosa manca”. Olivieri: “Sono felice per il mister – annuncia – in pochi mesi mi ha insegnato più lui che tutti gli allenatori avuti in carriera. Il mio gol ci ha regalato una maggiore libertà di gioco sgombrandoci la mente. Lo dedico alla mia ragazza Marina per la prima volta allo Zecchini”. Platone. “La gratificazione maggiore viene dall’avere segnato su azioni studiate e preparate in settimana. Mi fa molto piacere che Palumbo abbia ritrovato il gol e ho vinto la scommessa fatta con lui”. Infine Maciucca: “Ho passato una settimana difficile dopo l’errore ad Arzachena. Le critiche di Giacomarro sono servite a farmi prima soffrire, dopo a crescere. Un successo voluto e meritato”.   

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