“Siamo tornati primi – sottolinea giustamente Nuciforaanche se i campionati non si decidono a gennaio ma a maggio. Adesso serve dare continuità ai risultati e davanti abbiamo due grandi sfide come Olbia in trasferta e il Rieti in casa con quest’ultima paragonabile ad un vero e proprio spareggio dove mi auguro di vedere tantissima gente allo Zecchini. La pressione è in costante aumento – continua il dirigente – e occorre l’aiuto di tutto l’ambiente ad iniziare dai tifosi. Mi auguro di fare un buon risultato ad Olbia e di vedere uno stadio biancorosso quando arriverà il Rieti. L’unità è essenziale per dare una mano alla società impegnata a far risalire la Maremma nel calcio professionistico. C’è da soffrire e chi sa sopportare di più ha buone chance per emergere. Evidente che più sono numerose le candidate più difficile è il cammino. La squadra ha dimostrato ancora di avere una struttura capace di fare gol e di subirne. Ritengo opportuno – chiude Nucifora – tenere la Torres il più distante possibile”.

Giacomarro: “L’Astrea ha giocato con uno schema uguale al nostro creandoci delle difficoltà – è l’esordio del mister – noi eravamo mosci. Una buona mano c’è l’ha data il loro portiere in occasione dell’autorete. Quando ti porti dietro l’ansia di vincere tutto diventa complicato e in salita, servirebbe una maggiore serenità da parte di tutti. Se alla fine vinco sono un bravo tecnico, all’incontrario sono un brocco. Il problema maggiore resta l’attenzione sulle palle inattive, sui dettagli da correggere. Olivieri è uscito perché affaticato, Zotti ha qualità sui calci da fermo ma poteva fare meglio, Palumbo era stanco e non ha fatto la differenza come gli compete. Nappello ha segnato un gran gol, Nichele fa avvertire la sua presenza. In pratica il gruppo resta determinato a restare in cima alla classifica”.