Gigi Consonni era in campo quel giorno, adesso si ritrova in panchina, o meglio, in tribuna, a guidare da lontano un Grosseto assetato di punti. In panchina ci sarà Lamberto Magrini che di derby alla guida dei biancorossi ne ha disputati diversi, ma mai importanti come questo.

Cambio di modulo. Il Grifone camaleonte era una prerogativa di Moriero, mentre Somma aveva tracciato la strada del 5-3-2 e da lì non si era più schiodato, credendo che quello fosse il vestito buono per i biancorossi, l’identità giusta. Magrini e Consonni hanno operato una scelta diversa nella gara interna contro il Brescia, passando ad un 3-4-3 meno attendista. Modulo che in settimana è stato accantonato, virando su di 4-3-3 forse più idoneo a contrastare il 3-5-2 del Livorno. Restano fuori gli infortunati Iorio, Falzerano, Bremec e Delvecchio, mentre si è rivisto Jadid, elemento che in un centrocampo a 3 potrebbe ritagliarsi uno spazio accanto a Ronaldo e Obodo. Per il resto in attacco ci si aggrappa al solito Nando Sforzini, supportato, con molta probabilità, da Quadrini e Lanzafame.

Stimoli. Quanto a umori e frasi dell’ambiente, il Grosseto resta in silenzio stampa, presumibilmente attivo fin quando la situazione di Consonni non sarà regolarizzata sotto il profilo del tesseramento. Parla invece il tecnico dei labronici Nicola, mister che si aspetta un cambio di modulo da parte del Grosseto e tiene alta la guardia. Il Livorno arriva lanciato all’appuntamento con il derby, forte di un successo ottenuto nei minuti finali sul campo del Novara, di una classifica nettamente migliore, di un vantaggio sia in termini di fattore campo che di precedenti. In settimana gli amaranto sono usciti dalla Coppa Italia per mano del Bologna. Una sconfitta assorbita senza tanti problemi, come grandi problemi non sembrano destare le assenze di Dionisi e Schiattarella.

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