Il settore giovanile del Grosseto cerca il rilancio con un progetto lungimirante. Senso di appartenenza, professionalità e sinergia con le altre società della provincia, questi i primi concetti pronunciati da Fabrizio Sonnini responsabile unico del vivaio biancorosso. «Il nostro obiettivo è quello di affiancarci a famiglia e scuola nella crescita dei più giovani – spiega Fabrizio Sonnini -, puntiamo ad un coinvolgimento attivo della città con umiltà e passione, oltre al grande entusiasmo con il quale affrontiamo questo progetto che rappresenta il punto di partenza nella grande tradizione del settore giovanile maremmano». L’organigramma presenta nomi illustri del calcio nostrano e nazionale, come Adriano Meacci che ricoprirà il ruolo di coordinatore tecnico-didattico, mentre a Gabriele Sonnini spetterà il ruolo di direttore organizzativo. La presentazione ufficiale del settore giovanile è stata introdotta da Antonio Ranucci che ha subito chiarito: «In questa circostanza rappresento il volere della famiglia Camilli, perché questo percorso intrapreso dal settore giovanile ha il loro pieno appoggio».
Sette le squadre allestite che parteciperanno ai vari campionati. Roberto Picardi guiderà la Berretti, a Mirko Pieri sono stati assegnati gli Allievi Nazionali Professionisti, mentre alla coppia composta da Emiliano Biliotti e David Stefani sono stati assegnati i Giovanissimi Nazionali. Walter Trentini allenerà i Giovanissimi Regionali Professionisti, Fabio Bonfiglio i Giovanissimi B. Per l’attività di base, invece, ci saranno Vincenzo Vallefuoco per gli Esordienti e Alberigo Bisceglia per i Pulcini. «Sono molto soddisfatto di questo staff tecnico per l’entusiasmo di partenza – spiega Adriano Meacci -, tra noi il collegamento e la collaborazione saranno molto stretti. Cercheremo di lavorare e valorizzare i ragazzi del posto, cercando di selezionare i migliori in una sorta di rappresentativa della provincia».
Un progetto ambizioso, quindi, non privo di ostacoli. «Mi concentrerò sul rapporto con le altre società – precisa Gabriele Sonnini -, è la mia prima esperienza, ma occorre cercare di essere positivi e di allargare, grazie agli osservatori, lo sguardo su tutta la provincia di Grosseto. E’ chiaro che per la buona riuscita di questo progetto serve una collaborazione con gli altri settori giovanili, ma noi vogliamo creare squadre che raccolgano i migliori elementi, non certo andare in giro a “rubare” i ragazzi agli altri».

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