Nonostante lo stato di trance provocato da cantanti comici e predicatori, non pensare al Grifone mi è stato comunque impossibile costringendo la mia mente a un surreale parallelo; sul video predicava il Molleggiato, ma sai che picchi d’ascolto se quei trenta minuti li avessero concessi a Piero Camilli? Cosa senz’altro gradita dai cattolici praticanti, perché il Comandante, avrebbe chiesto sì la chiusura di due testate, ma della Gazzetta e del Corriere dello Sport. Il Festival però è dedicato alle canzoni e l’arrivo di Noemi con la sua “Sono sole parole” mi sorprende a sbirciare il muro di biancorossi.it e non è un caso, perché dopo settimane di contraddittori è forse venuto il tempo di ascoltare attentamente la canzone che ci dice: “Ascoltare e lasciare che il tempo che scorre renda tutto più chiaro”. Un Ugolotti che vince e convince in trasferta magari qualche dubbio lo insinua persino a Coriaceo. Giro canale il tempo di guardare il servizio sull’impresa ad Ascoli, ma prima di ritornare a Sanremo l’ultimo fotogramma di sport è quello di un manipolo di pazzi scatenati al seguito del Grifone, in qualunque posto a qualunque costo: sarà una coincidenza ma sul palco dell’Ariston in quello stesso momento c’è Nina Zilli che canta “Per Sempre”. Ascolto in silenzio e la Peppetti mi diventa la Zilli di casa nostra. Potrei scrivere di Emma, la vincitrice del Festival, ma evito, un po’ perché non mi piace lei, e un po’ perché la sua “Non è l’Inferno” mi porta a pensieri di retrocessione e allora non sono così sicuro della veridicità del titolo. Ormai è tardi e in questa strana alternanza tra canzone e Grifone finisce la mia serata, non prima però di portarmi tra le coperte le parole di Arisa della sua “La Notte”, e siccome adoro giocare con i testi mi piace cantarmela così: “Ma quando arriva la notte e resto solo con me,?la testa parte e va in giro in cerca dei suoi perché, un campionato con?né vincitori né vinti si esce sconfitti a metà.?La vita può allontanarci l’amore per il Grifone continuerà.
Perché Sanremo è Sanremo!
