«Non mi nascondo e dico quello che penso, 20 passi indietro rispetto alla partita di domenica. Ad alcuni giocatori ho detto che forse avevano mandato i fratelli brutti a giocare oggi a Sestri. Chiaramente sono l’allenatore e devo prendermi le responsabilità. Non so il perché di così mosci e cosi poco vogliosi, forse anche gli avversari sono stati bravi a non farci fare il gioco per linee interne. Abbiamo provato a far lavorare i terzini e abbiamo fatto molti cross ma non ci arrivavamo mai perché probabilmente non ci sono neanche le caratteristiche per fare questo tipo di gioco. Faccio i complimenti all’avversario perché evidentemente ha preparato la partita meglio di noi. Però la cosa che mi rattrista, aldilà del risultato, sono i gol che prendiamo, sono sempre dei “gollonzi”. Commentare due gol in questo modo fa male mi intristisce perché parliamo di scuola calcio, almeno sul secondo gol, sul primo invece c’è un errore individuale che abbiamo pagato caro. Adesso dobbiamo rimettere la testa a terra, lavorare e cercare di venirne fuori. Ad onor del vero, del lavoro che facciamo abitualmente, oggi non ho visto nulla. In mezzo al campo abbiamo giocatori di qualità e quando hai questi giocatori devi sempre far passare l’azione offensiva attraverso il centrocampista. Oggi invece si cercava sempre la profondità saltando il centrocampo».