“Sono uno per bene che in galera non c’è mai stato”, questo il commento a caldo del Comandante che rincara la dose: “sostanzialmente è stata una giornata persa. Mi hanno fatto domande in base alle accuse mosse da altri e io ho negato ogni tipo di coinvolgimento”. In buona sostanza gli equilibri di un lungo percorso legato alla vicenda calcioscommesse non sembrano spostarsi più di tanto: “fosse un processo vero ci sarebbe da ridere – spiega Camilli – invece è un processo sul sentito dire e di fatto può succedere qualsiasi cosa”. A margine del confronto con Palazzi comunque, c’è un presidente piuttosto sereno: “sono tranquillo e non ho niente da nascondere, ho chiesto un confronto con Iaconi, ma non si può fare. Per il resto basta vedere dove sta chi mi accusa”.