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Rigorosamente griffato Over33, dal collo alla testa.
Chiamo lo Spinsanti, gli mancano ancora una ventina di minuti.
Arrivano due Suv, scendono 8 guardie del corpo, la Buongiorno, Conte e i sui fedeli capelli.
Giornalisti e fotografi impazziscono.
Arriva un taxi, scende Palazzi, noto diverse cose.
Camminata cagionevole, un po’ gobbo, anche lui geloso dei capelli, pallido come chi ha scelto di vivere la propria esistenza sotto un neon e vestito senza personalità.
Sono ancora solo, dopo aver visto Palazzi ancora di più.
Arriva un Mercedes….è Camilli.
Non resisto, mi ritrovo a urlare, anche se non avrei voluto: “Forza Presidente, stanno arrivando altri tifosi da Grosseto, lei non è solo, non è mai stato solo!!!”.
Con mia enorme sorpresa, il presidente mi viene incontro dicendomi: “Lo so che non sono solo, lo so, grazie di essere quì.”
Mi stringe la mano e mi guarda dritto negli occhi.
Contatto!!!
Gli ho sbirciato dentro, sono stati gli occhi.
Occhi azzurri, molto chiari, trasparenti.
Occhi che permettono di guardargli dentro, di violare la sua intimità.
Non ho visto un guerriero invincibile frutto della fantasia, ma un reale, semplice e vulnerabile “uomo vero”.
Se le sensazioni valgono ancora qualcosa, se l’istinto ha ancora una sua fottuta valenza, bèh quell’uomo è innocente, l’hanno tirato dentro a qualcosa che non  gli appartiene per natura.
Non so come andrà a finire, anche perché dipende da tantissime maleodoranti varianti, quello che invece posso dire è che io, a prescindere dal verdetto, ci sarò sempre, perché quella maglia, quella cazzo di maglia, mi è entrata sottopelle, dentro, dentro più di quanto volessi, più di quanto gli fosse permesso e consentito e ad essere sinceri la cosa non mi infastidisce neanche un po’.
Della giornata di ieri, sottopelle, mi restano anche le lacrime contagiose, dolci e dignitose di Alessandra e la presenza fisica e concreta di tutti gli altri a darmi una sensazione di appartenenza fiera e nobile.
Uniti, insieme, è questa la nostra unica, grande forza.
Noi e il “mio” Piero Camilli, il nostro Comandante.

T&GO

P.S.: ricevo, ad un’improbabile ora italiana, una mail, è Manna da KL che mantiene una promessa data.
Altra ottima penna la sua, specchio di una personalità notevole.
Tanto competente di popoli lontani quanto incapace di spiegarsi quello a cui appartiene. Tifoso vero, distante ma vicino, vicino più di tanti altri che hanno la macchina targata GR. [copyright][/copyright]

Roberto Bongini