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una incornata vincente di Carl Valeri ci regalò un sogno chiamato serie B. E questo sogno finalmente può continuare grazie all’ottimo lavoro svolto dalla parte difensiva del Grosseto, ma soprattutto grazie alla tenacia ed alla determinazione del nostro grandissimo Presidente Piero Camilli. Lui stesso afferma – Per me è come aver vinto un campionato! – ; lo è anche per i molti tifosi accorsi a festeggiare questa “seconda promozione in B” allo stadio comunale. Quando con una entrata trionfale Camilli varca la soglia del manto verde, dalla curva si intonano ovazioni per il Comandante. Entra con una camminata spedita, contento di essere li, con i suoi tifosi, con la sua famiglia a festeggiare qualcosa che era nostro ed è rimasto tale: la serie cadetta. Inizia a parlare il Presidentissimo: è un fiume in piena, le parole che escono dalla sua bocca sono un misto tra rabbia e gioia; rabbia poiché ci siamo trovati implicati in una vicenda di cui non ne facevamo assolutamente parte, gioia perché giustizia è stata fatta e siamo stati assolti, potendo così cominciare il sesto anno di B consecutivo. I tifosi sono contenti perché giustizia è stata fatta, perché era impossibile condannare una città, una società, un presidente senza avere nessuna prova. Un tifoso all’uscita dello stadio ci dice: “È una grande gioia e soddisfazione per ogni vero tifoso grossetano, questa sentenza ci ripaga di tutte le sofferenze e incertezze patite nei mesi estivi ed accresce ancora di più la fiducia ,in un uomo come Piero Camilli”. Si pensa già anche al mercato, dato che abbiamo pochissimi giorni per rinforzare l’organico e mantenere pezzi pregiati, potendo così annullare in breve la penalizzazione che comunque ci era stata inflitta nel primo filone di inchiesta. La festa di ieri sera è un punto da dove ripartire, più forti di prima e più vogliosi di dimostrare che siamo una società che ce l’ha fatta, nonostante tutte le persone che non credevano in noi e che volevano solo affossare il Grosseto. Questa vicenda ci insegna che non sono i giocatori che contano, ma la maglia, la fede e gli uomini con la U maiuscola come il nostro presidente Piero Camilli. Insomma, da ieri 22 agosto 2012, posso dire di credere nelle favole: una favola chiamata SERIE B.

Ludovica Virgili