Ferdinando, squadre importanti come Reggina e Novara si trovano in coda. Ti aspettavi queste formazioni nelle ultime posizioni della graduatoria?
Se devo essere sincero, onestamente per me si tratta di una sorpresa ed aggiungerei a queste squadre, a tal proposito, anche il Cesena. La serie B è un campionato duro per tutti, anche per chi retrocede dalla serie A. In ogni caso credo che il campo abbia sempre ragione e per il momento la classifica è quella che conosciamo.
Dopo il pareggio subito negli ultimi minuti, c’è rammarico per un’occasione persa, oppure siete contenti lo stesso per il punto conquistato?
E’ chiaro che un po’ di rammarico ci sia, ma alla fine devo dire che abbiamo ottenuto un buon risultato contro lo Spezia, una delle squadre favorite per la promozione. Secondo me si tratta di un punto guadagnato e non di due punti persi.
Il Grosseto ha cambiato allenatore: cosa è cambiato secondo te nel passaggio da Francesco Moriero a Mario Somma?
Innanzitutto mister Somma ha cambiato modulo di gioco, ma soprattutto sta cercando di dare una propria identità alla squadra e credo che ci stia piano piano riuscendo. Speriamo solo di tirarci fuori il prima possibile dai bassifondi della classifica.
Ferdinando, cosa pensi del Cittadella, che sta facendo molto bene? Secondo te ha possibilità di arrivare in zona play-off?
E’ ancora troppo presto per dirlo, ma posso dire che a loro favore c’è la tranquillità della piazza, che non porta eccessive pressioni alla società. Sicuramente, una volta raggiunta la quota salvezza e dunque senza pensieri assillanti, la squadra di Foscarini potrà giocare anche per raggiungere i play-off.
L’Empoli di Tavano e Maccarone sarà il vostro prossimo avversario, cosa pensi di questi due giocatori, sicuramente i più rappresentativi della squadra Toscana?
Sono due grandi attaccanti in grado di fare la differenza in serie A, figuriamoci in serie B!
Il Livorno attualmente ha il migliore attacco del campionato, numeri alla mano. Credi che questo sia vero anche da un punto di vista prettamente tecnico?
Credo che quello del Livorno sia effettivamente uno dei migliori reparti offensivi del torneo. Dionisi e Paulinho li conoscevamo già e non hanno certo bisogno di presentazioni, mentre Siligardi si sta dimostrando un grande giocatore e sta disputando una grande stagione. Comunque, credo che gran parte del merito per tutto ciò sia da attribuire anche all’ottimo lavoro del tecnico dei livornesi, Nicola.
Un altro giocatore interessante è sicuramente Simone Zaza dell’Ascoli, che hai affrontato sabato scorso allo Zecchini. Come ti è parso? E’ vero che doveva venire a Grosseto quest’anno?
Nella scorsa stagione a Grosseto c’era Andrea Gazzoli come direttore sportivo, che aveva avuto Zaza al Viareggio in precedenza e mi parlava molto bene di questo ragazzo. Proprio per questo lo aveva consigliato come buon acquisto, ma poi la trattativa non si è concretizzata. Sabato scorso ho potuto osservarlo in campo direi che mi ha fatto un’ottima impressione. Si tratta di un mancino, dotato di tecnica, forza, velocità e di un ottimo senso del gol, insomma credo che stiamo parlando di un giocatore dal sicuro avvenire.
Cacia è in testa alla classifica cannonieri. Ti rendi conto che potevi essere suo compagno di squadra nel Verona? Sarebbe stato un attacco super per la categoria!
So che il Verona mi ha cercato durante il mercato estivo, ma alla fine ha preferito puntare su Cacia, credo che la scelta sarebbe ricaduta su uno tra noi due e non su entrambi. Non ho rimpianti, sto bene dove mi trovo, faccio comunque i complimenti a Cacia per il grande campionato che sta disputando. Ho già giocato nel Verona qualche anno fa (stagione 2005-2006) e ho un bel ricordo della città e dell’ambiente. A quei tempi ero molto giovane, avevo appena venti anni e sicuramente non ero ancora maturo come lo sono ora.
Qualche anno fa eri un giocatore dell’Udinese, società che valorizza al meglio i giovani. Poi cosa è successo?
Far parte del giro dell’Udinese è stata per me una grande soddisfazione, anche se poi mi sono reso conto che i vari prestiti nel corso degli altri anni non hanno fatto altro che allontanarmi definitivamente dalla società. Ben diverso sarebbe stato vestire la maglia bianconera, ma purtroppo non hanno creduto in me fino in fondo e quindi ho preso altre strade. Comunque anche in questo caso non ho rimpianti, ora sto bene dove mi trovo.
Ieri hai segnato un bellissimo gol di testa, ce lo descrivi?
Sono riuscito a raggiungere il pallone raccogliendo un cross lento del mio compagno di squadra Celjak. Grazie ad una vera e propria “frustata” ho potuto dare forza ed angolo alla palla che si è insaccata nell’angolo basso alla destra del portiere. Un gol sicuramente bello e difficile da realizzare.
Dopo tante buone stagioni nel campionato cadetto, non pensi di meritare definitivamente la Serie A?
Io penso a giocare e a fare bene con la maglia che indosso al momento, poi chi dovrà giudicarmi, se lo riterrà opportuno, potrà fare le proprie valutazioni. Spero solo di poter stare bene fisicamente per qualche altro anno, perché ovviamente voglio giocarmi tutte le mie carte per raggiungere la massima serie.
Ferdinando, tu sei un attaccante molto forte fisicamente, come se ne vedono pochi in giro. Sappiamo che alcune squadre, anche della Serie A, stanno cercando un giocatore con le tue caratteristiche. Cosa puoi dirci in merito a questa riflessione?
Il ruolo del centravanti alla vecchia maniera, purtroppo, negli ultimi anni è stato un po’ messo da parte, basti pensare allo stile di gioco del Barcellona, che sta facendo scuola nel mondo. La squadra spagnola gioca con attaccanti brevilinei, privilegiando i giocatori rapidi nelle ripartenze. Io comunque credo che il centravanti sia sempre importante in una squadra, in ogni categoria.
Ci spieghi la particolare esultanza dopo il primo gol segnato all’Ascoli sabato scorso?
L’esultanza era dedicata a mio nipote, che ha soltanto tre anni e che nell’occasione era venuto a vedermi giocare per la prima volta dal vivo.
Un giocatore proveniente dalla Lega Pro che ti ha impressionato in modo particolare?
Escludendo Zaza, del quale abbiamo parlato, direi Ghiringhelli del Novara, che ho affrontato nella prima giornata di campionato .
Un pronostico per la tua prossima partita, sabato contro l’Empoli?
Si tratta di una partita da tripla. Il pronostico è veramente difficile anche perché loro, dopo alcune vittorie consecutive, oggi hanno perso. In ogni caso, spero di portare a casa punti importanti per il mio Grosseto!