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Ha pochi dubbi il direttore sportivo Pietro Tomei che analizza il nuovo arrivo in casa biancorossa. «Quando abbiamo scelto, assieme al presidente, non ci siamo preoccupati troppo dei moduli, ma abbiamo scelto una persona che abbia le capacità di gestire la nostra situazione». Non usa mezze parole Tomei, ma va diretto al punto senza tergiversare: «Siamo in una situazione tragica, anche in riferimento al mercato di gennaio. Ci sono 31 giocatori in rosa, troppi. Il problema però è anche andare a migliorare l’organico, perché occorrono scelte calibrate e non sono molti i giocatori disposti a scegliere l’ultima in classifica». Una fotografia decisamente reale, anche in relazione agli intenti di salvezza: «se oggi mi proponessero un’appendice di campionato sarei ben contento – spiega Tomei -, significherebbe che abbiamo messo dietro di noi almeno 3 squadre. Bisogna rosicchiare punto dopo punto, cercando di invertire la nostra tendenza, perché se l’andatura è questa, non abbiamo alcuna possibilità. Occorre avere un pizzico di fortuna in più e sperare che la sfiga colpisca gli altri». L’ultima riflessione è sui tifosi: «vorrei che nelle partite casalinghe si tornasse a respirare un certo entusiasmo, i direttori sportivi passano, ma il Grosseto resta e il Grosseto è vostro. Sono disposto ad incontrare i tifosi, a dialogare con loro, perché siamo vicini al dramma sportivo e insieme lo vogliamo evitare». C’è spazio poi per due parole su Piero Camilli: «è uno dei pochi presidenti, e io li conosco tutti, che mette i soldi e non li prende – spiega Tomei – è una persona onesta che ha vissuto un’estate da cani, ma che al tempo stesso è riuscito a ribaltare un verdetto già scritto».

Lorenzo Falconi