Da un lato c’è il Grosseto, perennemente ultimo, alla quarta guida tecnica ma con un nuovo allenatore in panchina, dall’altra una Reggina in crisi di risultati con la panchina in bilico.
Confronto delle panchine. Menichini ha ricevuto l’incarico a metà settimana e punta a inaugurare il nuovo ciclo biancorosso, sperando che sia meno breve dei suoi predecessori. Dionigi, invece, ha incassato la fiducia del presidente dopo l’ultima sconfitta interna, ma non può più sbagliare. Sulla panchina sono certamente i calabresi ad avere più pressioni, ma in campo saranno i maremmani ad avere un solo risultato a disposizione. Il Grosseto deve vincere questa sorta di spareggio anticipato, proprio come accaduto contro la Pro Vercelli, per accorciare così il divario in coda alla graduatoria. In tal senso sono 5 i punti che separano i biancorossi dagli avversari di turno.
Difesa coperta. Dal punto di vista del modulo, Menichini sceglie di coprirsi con la difesa a 3, ma soprattutto con due esterni di centrocampo in grado di fornire la necessaria copertura in fase di non possesso. Là davanti, invece, Sforzini appare nuovamente destinato a vedersela da solo, malgrado il supporto di due esterni offensivi (potrebbero essere Lanzafame e Quadrini) in predicato di fornire rifornimenti all’ariete biancorosso. In quello che può essere considerato un 3-4-3 di base quindi, sarà il centrocampo a dover garantire equilibrio, per una zona mediana più scoperta rispetto agli ultimi tempi. Quella contro la Reggina è l’ultima gara interna del 2012, un anno non particolarmente fortunato per le partite disputate allo Zecchini dai biancorossi, con il Grosseto in grado di vincere solo in 4 circostanze.