Quelle parole dette da Luciano Camilli al termine dell’intervista rilasciata in esclusiva ai microfoni di Radio Onda Biancorossa “in futuro mai dire mai”, non erano passate inosservate e oggi, alla luce della recente notizia sul passaggio delle quote societarie, avvenuto il 4 giugno, da Piero Camilli ai figli Vincenzo, che già deteneva il 10% e Luciano, le fanno apparire ai più come un’anticipazione. E’ bastato questo per far tornare la piazza a sorridere e a sognare perché, anche se in realtà Camilli ha già cercato di frenare gli entusiasmi, spiegando i motivi della cessione delle quote come atto dovuto per procedere in giudizio contro gli accusatori che lo hanno tirato in ballo la scorsa estate, in merito al calcioscommesse, in realtà molti leggono questo passaggio come il naturale proseguimento, all’interno dell’U.S. Grosseto, da parte della famiglia Camilli. A tal proposito, Luciano Camilli, interviene sulla questione dell’azionariato popolare:
“In un momento in cui il Grosseto aveva bisogno di una scossa, di un gesto, voi avete pensato ad un progetto serio che potesse sostenere la società e la squadra puntando ad un obiettivo ambizioso ma possibile. L’azionariato popolare ormai è una pratica importante e sperimentata anche a livello nazionale e può essere utile per riavvicinare la squadra alla città, per far recuperare quel senso di appartenenza ai tifosi. Questo vuol dire voler bene ai colori biancorossi, proseguite sulla vostra strada”.