Ha legato il suo nome al Grosseto, prima da giocatore, conquistando la storica promozione in Serie B, poi da osservatore, ottenendo la fiducia di Piero Camilli. La passione per il nuovo ruolo ha portato Enrico Maria Amore anche a ideare anche un’applicazione che si chiama Love Football Scouting, dedicata a tutti gli osservatori di calcio. Oggi fa il “battitore libero”, anche se spesso viene contattato dalle società di calcio per trovare il profilo giusto del giocatore che serve. Non è un caso che come tanti operatori del settore, sia già a Milano, per la chiusura della sessione estiva del calciomercato, dove gli affari last-minute si concretizzano a volte in maniera inaspettata.
L’occasione però, è anche quella di parlare del Grifone, ora che il campionato di Lega Pro è ormai ai nastri di partenza. «E’ difficile in questo momento inquadrare il Grosseto, perché è partita con tanto ritardo a causa dei problemi societari, quindi la squadra si sta rapidamente completando, ma è normale che ci vorrà del tempo per fare delle valutazioni più precise – spiega Amore -. Di certo c’è un direttore sportivo come Vincenzo Minguzzi che è molto bravo, competente e preparato e vedo che i colpi di mercato non stanno tardando ad arrivare. In più il Grosseto ha una grande garanzia che si chiama Piero Camilli. Quando il presidente decide di scendere in campo non si tira mai indietro, è una persona che mette sempre grande passione e occorre ringraziarlo per quello che sta facendo sulla piazza. Mi pare evidente che sia l’unica persona in grado di dare le giuste garanzie per il Grosseto in questo momento. Magari sarà questione di tempo, però sono convinto che il Grosseto è una squadra competitiva per stare in altro e se poi qualcosa non andrà per il verso giusto, Camilli è sempre pronto ad aggiustare le cose in corsa».
Da osservatore di giocatore e quindi da addetto ai lavori, Enrico Maria Amore conosce bene i movimenti del Grosseto in questa campagna acquisti, anche se preferisce non sbilanciarsi più di tanto: «Ho visto che ci sono stati ritorni importanti, come quello dell’attaccante Pichlmann, sicuramente giocatore più che valido per la categoria – precisa l’ex biancorosso -, oltre a tanti ingaggi interessanti, senza considerare quelli che saranno i colpi di chiusura calciomercato. Se devo fare un nome però, dico Ilari, perché è un giovane difensore che reputo molto forte. dovrà misurarsi con il calcio dei “grandi” dopo le ottime cose che ha fatto vedere con la Primavera della Lazio».