di Daniele Cati
Tutte le volte che salgo le scalette dello stadio e porgo lo sguardo agli spalti dello Zecchini, mille pensieri affollano la mia mente. Un luogo sempre più silenzioso e semivuoto, con una gradinata abbandonata e una tribuna collocata ai “piani alti”, fa sentire I nostri giocatori ancor più lontani. Vicino al campo non resta che quello sparuto gruppo di ragazzi in Curva Nord. È la loro voce a rompere spesso quel silenzio quasi imbarazzante. Quei ragazzi, che definirei inarrestabili, sono ancora li a scaldare il centro di una curva spopolata, oltre che strutturalmente spezzettata. Dopo tutte le vicissitudini e le tante divisioni, ad essere rimasti lì sotto sono i ragazzi migliori, gli unici a tentare di rompere una quiete impietosa. Sono loro che vorrebbero sconfiggere il silenzio dello Zecchini insieme a voi.
Negli altri settori però, troppo distanti per essere avvolti dalla polvere del campo, è difficile essere contagiati dall’ebrezza che si respira in quei 10 metri là sotto, quando le maglie biancorosse si avvicinano alla porta. Ecco allora il mio invito: facciamo rivivere per un giorno la Curva Nord! Venite a cantare con gli Ultras o solo ad applaudire, non fa alcuna differenza, per dare completezza a qualcosa che ha bisogno di voi per ritrovare l’orgoglio del passato. Solo così sentirete ancora sulla pelle, o per la prima volta in vita vostra, la sensazione che si prova ad essere la Curva Nord.