Quella di domani non sarà una partita come tutte le altre e questo lo sa bene anche mister Giacomarro. Non a caso in questi ultimi due giorni gli allenamenti sono proseguiti a porte chiuse. “Volevamo provare qualche palla in attiva in più rispetto a quelle che solitamente facciamo”, queste le motivazioni del mister.
Del resto non si può negare che ci sia da parte dell’ambiente una forte voglia di rivalsa sportiva nei confronti dell’ex presidente. “Quella di domani è una partita particolare, 15 anni non possono dimenticare, sia con i suoi pregi che con i suoi difetti, è stato quello che ha fatto vedere il calcio che conta a Grosseto. E’ normale che la piazza, i giornalisti i tifosi, la sentano di più. Noi la sentiamo perché sappiamo che incontreremo una squadra forte, creata per vincere il campionato. Però abbiamo anche la consapevolezza che questa non è la partita della vita. Vincere contro la Viterbese non vuol dire aver vinto il campionato. Noi giochiamo sempre per vincere ma se non si riesce a vincerla, è ancor più fondamentale non perderla”. Le preoccupazioni maggiori però sono per capitan Zotti che anche questa settimana ha saltato buona parte degli allenamenti. “Zotti oggi è andato bene, è motivato, sarà uno dei possibili titolari”. Le alternative però non mancano, dopo la brillante prova di domenica scorsa Giacomarro ha qualche freccia in più nel proprio arco e pedine come Nappello, Olivieri e Platone, potranno rivelarsi importanti, senza dimenticare l’ottimo momento di forma che sta affrontando Murano, pronto ad entrare in campo quando le squadre sono più stanche e gli spazi aumentano.
Ultima battuta sul premio partita di 1000 euro previsto in caso di vittoria per i giocatori della Viterbese: “Nel calcio non sono i soldi che danno gli stimoli …”.