E’ una giornata primaverile.
E’ facile intuire che al mare si starà divinamente.
Si corre anche l’ultima gara della stagione della Moto GP.
La griglia di partenza è inversamente proporzionale alle capacità tecniche e virili dei piloti in gara.
In Serie A si gioca un turno in cui la partita di cartello è il derby capitolino mentre a una manciata di chilometri da Grosseto la Juventus affronta l’Empoli .
Lo stadio, visibilmente, non replica l’afflusso della partita con la Viterbese ma è un discorso di priorità.
Ognuno è libero di darsi quelle che desidera, ed io e mio figlio abbiamo scelto di poggiare, per un paio d’ore, i nostri glutei sui gradoni della Nord.
La partita è di quelle che contano.
Affrontiamo l’Ostia Mare, compagine dal buon livello individuale e organizzativo.
Veniamo dalla nostra prima sonora sconfitta contro la capolista del girone e siamo ancora orfani del nostro capitano.
Damiano vuole stare in curva bassa il più vicino possibile al vero cuore battente del nostro tifo.
La partita inizia e il Grifone si mostra accorto evitando di attaccare a testa bassa e cercando di mantenere equilibri e distanze per non concedere spazi letali agli avversari.
Il DNA della squadra non prevede molta saggezza ma il fatto che ci provino gli fa onore.
Facciamo molto possesso palla ma fatichiamo a concretizzare.
Nonostante ciò ho comunque buone sensazioni.
Più o meno alla mezz’ora ci viene concessa una punizione dal limite.
Olivieri, il vice-Zotti, la tira magistralmente togliendo in un colpo solo la ragnatela dal sette e l’appellativo di vice.
Non pensavo di poter vedere così spesso colpi del genere in questa categoria.
Nel secondo tempo Palumbo riscatta qualche errore di troppo e un palo, infilando la rete del due a zero.
Corre sotto la Nord e libera la sua rabbia con un’esultanza contagiosa.
Segue la parentesi più difficile della gara per i nostri ragazzi.
Subiamo il gol che riapre la partita.
C’è da soffrire ma ne sembrano capaci.
Continuo ad avere, nonostante tutto, buone sensazioni.
Noto alcuni interventi dei singoli ancora buoni per tempismo e agonismo.
Anche i cambi del nostro Mister mi convincono.
E’ infatti da un’azione di Cremonini e Murano che nasce e si concretizza il più classico dei contropiedi.
La gioia è tanta, il boato dello Zecchini ha il sapore di liberazione.
La Nord canta e tutta la squadra balla con loro.
Continuo ad avere buone sensazioni.
Mi guardo intorno, osservo e mi rendo conto che siamo tornati ad essere un’unica cosa.
Non ci sono più distanze o interessi divergenti.
Questo Presidente, dall’aspetto improbabile come il destino che lo ha portato da noi, forse è riuscito davvero a “bonificare” per la seconda volta questa meravigliosa terra abbandonata alle incurie di molti.
Prima di andarmene dirigo un ultimo sguardo al “tutto” che mi circonda.
I ragazzi della Nord, quelli in campo, la tribuna e il cielo.
Ho buone sensazioni…
Mentre m’incammino verso l’uscita mi domando se Marquez ha riassaggiato l’asfalto, se al mare si stava bene e se la Juve ad Empoli…..
Ma proprio in quel momento sento mio figlio canticchiare “…Grosseto alè, non tifo per gli squadroni ma tifo te…”.
Sorrido e….forse ancora non ve l’ho scritto ma ho buone sensazioni.
A presto Grifo.
T&GO
Mi sembra appropriata…
https://www.youtube.com/watch?v=Eab_beh07HU