Dopo l’abdicazione di Mirri, il contatto fisico per la nascita della nuova società, la rinuncia di Paparozzi dalla funzione di addetto all’arbitro, il pasticciaccio di Gorelli, team manager dalla velocissima uscita e rientro, adesso abbiamo letto anche dell’allontanamento “volontario” di Multineddu, il ds capace di organizzare dal nulla una rosa di spessore non solo tecnico. La rassegna è troppo ampia per non prendere in considerazione che questa emorragia abbia presupposti lontani da quelli con cui viene giustificata. Mirri ha avuto problemi di lavoro, l’ex ds ha parlato di questioni personali. Giustificazioni troppo labili per essere vere, troppo lontane dall’entusiasmo con il quale i due dirigenti si erano presentati in Maremma e la grande partecipazione con la quale hanno vissuto la breve avventura. Perduti i pezzi in meno di tre mesi adesso in sede resta solo Iapaolo, l’amico fidatissimo di Pincione. C’è un nesso, un filo conduttore che uniscono le uscite? La tanto acclamata armonia interna è solo una facciata? Esistono correnti striscianti con relativi campi magnetici opposti che si respingono? Il sodalizio dovrebbe avere il coraggio di spiegare queste partenze, darne un senso, una logica, una direzione. Altrimenti resteranno in sospeso troppe domande e i punti interrogativi corrodono più dell’acido cloridrico.
Intanto il club Anno Zero ha eletto come presidente Giorgio Mangiapane la cui intervista andrà in onda stasera durante la trasmissione Onda biancorossa (inizio ore 18)