“Voglio porgere i saluti alla città intera, ringraziare di cuore Pincione e la proprietà per l’affetto e la stima dimostrata nei miei confronti in questo particolare momento della mia vita”. La premessa di Vincenzo Nucifora abbraccia la Maremma, il sodalizio e i tifosi presenti in sala stampa dove c’era anche Mirri. Il nuovo ds biancorosso si è espresso con parole curate, precise, a tratti incisive. “Vengo a Grosseto – prosegue – per un progetto a lunga scadenza e ambizioso. La prima mossa è uscire dalla palude dei dilettanti, campionato difficilissimo. Dopo le incomprensioni sono arrivate le chiarificazioni e il presidente mi ha voluto al suo fianco. Sono abituato a pianificare le squadre durante l’estate, adesso salto in un treno in corsa – continua – dove ci sono almeno 4-5 formazioni i grado di competere per la promozione. Il Grosseto deve essere vincente, per forza. Per farlo occorre diventare più forti, restare umili, usare maggiore cattiveria. Nel girone di ritorno serve migliorare il rendimento del 20%, in media inglese chiudiamo a meno 1. In trasferta si nota un ritmo promozione con un +7, in casa registriamo un meno 8. Migliorarci non sarà facile, il dilettantismo, per diversi motivi, non piace ai calciatori inclini a guardare in Lega Pro. Nonostante questo inseguiamo, su direttive del mister, 2 elementi motivati in grado di aumentare il nostro spessore tecnico, figure sicure, che non pensano di venire a svernare da queste parti. Il portiere under adesso è realtà. Tutto dovrà svilupparsi in fretta, gennaio è un mese decisivo per la nostra stagione”. Ancora: “Lavorare in una società di calcio non è come lavorare in banca. Non ci sono festività, nemmeno straordinari. Questo lo pretendo da tutti, io do l’esempio gli altri mi devono seguire. Il rispetto dei ruoli è basilare, le gerarchie sono importantissime, la gestione è piramidale. Le scuse appartengono ai deboli, noi dobbiamo avere la mentalità vincente per conquistare la vittoria finale. Quindi umiltà e ordine”.