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SAN CESAREO: Opara, Stazi, Ansalone Bianciardi, Aguglia (33’ st De Marco), Tarantino, P. Sabelli, Utzeri, Leonardi, Romondini, Loglio. A disposizione: G. Sabelli, Cesaretti, Zorresi, Baldacci, Mastrosanti, Blandino Benedetti, Fagioli. All. Perotti.

GROSSETO: Gagno, Ungaro, Maciucca, Libutti, Di Giorgio, Lauria, Lavopa, Nichele, Nappello (39’ st Patierno), Olivieri (11’ st Zotti), Di Gennaro (33’ st Torri). A disposizione: Lanzano, Schettino, Baylon, Grieco, Vaccaro, Cremonini. All. Orlandi.

ARBITRO: Severino di Campobasso (assistenti Pasquale di Campobasso e Perrelli di Isernia).

RETI: 12’ pt Loglio, 35’ pt Nappello (rig.), 24’ st Di Gennaro 43’ st Loglio, 48’ st Torri.

NOTE: giornata di sole, campo in discrete condizioni. Calci d’angolo 11 a 3 per il Grosseto, ammoniti Ansalone, Romondini, Maciucca, Lauria e Lavopa.

In compagnia di almeno 50 suoi amanti il Grifone espugna 2-3 il comunale Peri di San Cesareo. Come negli usi e costumi del Grifone attuale i tre punti strappano un sorriso e niente di più. La caduta del Rieti permette all’uccellaccio di sedersi in solitudine al secondo posto ma pone interrogativi velenosi in vista dei playoff. Come con l’Albalonga vale solo il successo, il modo su come è maturato, invece, dovrebbe innescare tutta una serie di approfondimenti in seno allo spogliatoio. Soliti vuoti, solite distrazioni, consueti errori, cadute di tensione, cortocircuiti. In verità il Grifone inizia bene, tiene palla, manovra e occupa bene il terreno di gioco. Lauria dai 30 metri lancia un siluro (7’) preoccupante per Opara costretto alla deviazione volante. I padroni di casa restano nella loro metà campo fino al 12’ quando si allungano in avanti sul loro fianco destro dove Olivieri li ferma e si impappina davanti a Leonardi, che gli soffia la palla e crossa rasoterra al centro. Qui nessun biancorosso interviene, tocco di Loglio e arrosto bruciato. E’ la prassi. Di Gennaro prova di testa (16’), Nappello spedisce alto dai venti metri. Il Grifone non si demoralizza, avanza con buono spirito, il San Cesareo medita il contropiede. Al 35’ spiove un pallone nell’area dei rossoblu, Di Gennaro viene trattenuto, per l’arbitro (molto vicino) è rigore. Batte Nappello, che spiazza Opara. Pareggio e riposo. La ripresa propone un Grifo d’assalto, Lavopa (8’) e Di Gennaro (16’) sfiorano il raddoppio. Entra Zotti, il quale batte un corner con Nappello pronto ad offrire a Di Gennaro un assist che la punta traduce in gol e vantaggio. Dopo una conclusione pericolosa di Nappello (27’) in area biancorossa si crea il panico con un colpo di testa all’indietro di Maciucca a sfiorare un clamoroso autogol. Nappello ci riprova al 35’ (deviato) in un finale apparentemente tranquillo. Falsa immagine: al 43’ un traversone giunge in area biancorossa, Gagno è immobile, Maciucca trova una buca e non si eleva, il resto è imbambolato, Loglio si eleva colpisce di testa e pareggia. Freddo glaciale, pensieri in bianco. I padroni di casa adesso vogliono la vittoria, si sbilanciano. L’arbitro li ferma per fuorigioco, rilancio, palla a Torri molto defilato, in pratica sulla linea di fondo, tiro di destro, Opara battuto palla in fondo al sacco. Fine della storia.

Giancarlo Mallarini