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Prima parte tutta biancorossa. Bel gioco, due gol da applausi, sorrisi. Ripresa trascorsa in trincea, il Flaminia moltiplica gli sforzi e avanza. Dal Lazio giungono le notizie sognate nella notte: la capolista soffre ed è 2-2. Si resta quasi schiacciati tra lo Zecchini e il campo dell’Astrea, altalena insidiosa per le coronarie. Vince il Grifone, passa la capolista. Ora solo playoff con il conforto di un secondo posto del tutto meritato. Orlandi: “Troppo bello il primo tempo per allungarlo sulla ripresa. La sofferenza del risultato in bilico non è mancata, il Flaminia ha avuto il merito di andare il rete ma poi Lanzano non ha dovuto fare gli straordinari. Ho annotato diverse indicazioni, che mi saranno utilissime per la coda stagionale – continua il tecnico – dove voglio arrivare con la rosa completa. Abbiamo raggiunto il punto dove tra chi va in campo, siede in panchina o in tribuna, c’è la massima disponibilità. Di questo sono felice. La sostituzione di Patierno con Schettino? Esigenze di equilibro, ho spostato Maciucca in mediana, Zotti alle spalle di Di Gennaro con Vaccaro più funzionale nel centrocampo a tre”. Quasi a sorpresa Orlandi sorride: “Devo fare i complimenti ai vecchietti in campo Di Gennaro compreso”. Parole che l’attaccante gradisce dal fondo della sala stampa. E’ il turno di Lavopa: “Credo che la sofferenza della ripresa si possa dividere equamente da un nostro appannamento e una crescita degli avversari arrivati spensierati allo Zecchini. Siamo concentrati sui playoff dopo aver conquistato un secondo posto con grande merito”. Patierno: “Dopo l’intervallo eravamo un po’ mosci – confessa – dopo che nei primi 45’ eravamo stati perfetti proponendo geometrie che da tempo i nostri tifosi non vedevano. Tutti noi ci siamo comportati da grande squadra. Sul mio gol la palla è rimbalzata in modo perfetto e ho tirato dal basso in alto l’unico modo per metterla dentro. Abbiamo toccato le cinque vittorie consecutive come all’andata”. Lanzano: “Ora proseguiamo tutti insieme verso i playoff – dice – dobbiamo essere pronti a giocarci le nostre carte. Sulla rete subita sono riuscito a tirare fuori la palla dalla linea, quindi in mischia è arrivato il tocco. Nella ripresa abbiamo abbassato i ritmi e il baricentro. Ma il successo è limpido”.       

Giancarlo Mallarini