Dopo una giornata come quella di ieri ci sarebbe da scrivere un libro o forse non ci sarebbe bisogno di scrivere nulla.
Ognuno di noi l’avrà vissuta come meglio ha creduto.
Ognuno di noi avrà posato gli occhi e si sarà soffermato sui particolari che più gli hanno stimolato la sensibilità.
Ognuno di noi si porterà dentro le immagini che più gli hanno impressionato la pellicola dell’anima.
Nel nostro piccolo universo di diversità ci saranno stati quelli che avranno dato per quasi tutta la partita le spalle al campo, chi avrà esultato doppiamente per un gol del Grosseto e della persona amata, chi avrà chiesto l’anima alla squadra fino al novantacinquesimo e c’è anche chi sarà riuscito a imprecare sul 3-0.
Tutti diversi, tutti nel torto e tutti nel giusto.
Ed anche io ho il mio piccolo bagaglio di ricordi. Ci metto dentro i festeggiamenti che la squadra ha riservato a Simone.
Non è stato lanciato in aria come è consuetudine in questi casi.
No.
I fatti sono andati più o meno così.
La squadra ha accerchiato Simone dissimulando le vere intenzioni con sorrisi, abbracci e piccole pacche.
Poi gli abbracci si sono fatti più forti e le pacche più decise…e in una manciata di secondi tutto s’è trasformato in una specie di rissa amichevole….ma anche no.
Stamani ho avuto l’impressione parlando con Simone che ci tenesse al fatto che io sottolineassi il suo onorevole tentativo di difendersi…ma è sotto gli occhi di tutti il fallimento del suo intento.
Ma lo sappiamo, il nostro presidente è differente.
Spero solo che gli sia data una possibilità di rivincita entro maggio….ma non per l’esito dei festeggiamenti, che sarebbe nuovamente scontato, ma semplicemente perché vorrebbe dire aver alzato il trofeo più importante.
Mi porterò dentro il ricordo della fatica che mi toccherà fare nei prossimi mesi per ricostruire, mattone su mattone, l’educazione e i principi sani che ho provato negli anni a tramandare a mio figlio.
Tutte cose che ho visto sgretolarsi sotto i miei occhi in un solo viaggio di andata e ritorno dentro una macchina piena di …. “bravi ragazzacci” e racconti di storie di Ultras.
In un solo pomeriggio mi sono visto spodestare miseramente dal podio dei suoi idoli.
Nei prossimi mesi mi attende un duro lavoro ma non sono il tipo che molla facile.
Mi porterò dentro anche l’ennesima zampata di Mattias.
Un bomber vero.
Anche ieri gli è arrivata mezza palla che lui è riuscito puntualmente a trasformare in gol con la solita incomprensibile (almeno per me) semplicità.
Mi porterò dentro la classe di Boccardi e la qualità del suo gesto tecnico.
Rarità per la categoria.
Mi porterò dentro l’urlo di Gorelli, praticamente a partita conclusa (spettacolo puro), ad un millimetro dal viso del capitano avversario per una simulazione giudicata sleale.
Mi porterò dentro tutti i protagonisti di questa vittoria.
Tutti nessuno escluso.
Una squadra che ieri c’ha messo il cuore.
Una squadra che oltre a vestire i colori della Maremma, tra le sue file, ne conta tanti anche di nascita.
Ma la cosa che più mi resterà dentro sarà la corsa di Molinari dopo il 3-0.
Una corsa bella, liberatoria, lunga quasi tutto il campo, terminata sotto la balaustra dove stavano assiepati i nostri ragazzi della Nord.
Semplicemente fantastica.
Un’esultanza coinvolgente.
Troppo coinvolgente per non intuirne la ricchezza di significati che lui gli ha attribuito.
Rabbia, riscatto, gioia, liberazione e tanto, tanto altro ancora.
Questa è l’immagine che più di ogni altra voglio conservare.
Schoon, aggrappato alla balaustra, che urla il suo riscatto davanti alla sua gente.
Non mi vergogno a dirlo, o forse un pochino si ma…
Io c’avevo il groppo in gola.
Lo rivedo.
Shoon che corre all’impazzata.
Shoon aggrappato alla balaustra.
Shoon che urla il suo riscatto.
Shoon Molinari.
Anzi.
Show Molinari.
Sarò un fottuto romantico ma io per un po’ sto bene così.
T&GO
Shoon Molinari ha sempre fatto gol, è partito dall’Invicta, sotto la divisa indossava la maglia della sua squadra del cuore, poi la giovanili nel Grosseto, Siena, Gavorrano ancora Grosseto poi l’approdo nella Nuova Grosseto di mister Leone dove a suon di gol si è imposto all’attenzione degli addetti ai lavori tornando così al Siena.
Quest’anno il ritorno al Grosseto, capocannoniere nelle juniores e due gol “pesanti” in prima squadra.
Forza Grosseto, forza ragazzi, la rinascita del GRIFO deve passare da questi ragazzi, dai nostri ragazzi, Molinari , Sabatini, De Carolis, Nunziatini e tutti gli altri che per ora stanno trovando poco spazio, ma sono giovani, sono forti ed il tempo è dalla loro parte,
FORZA GROSSETO SEMPRE OVUNQUE E COMUNQUE!