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Andrea Danesi

Io e il mio staff abbiamo accettato con entusiasmo questa opportunità di poter lavorare con una Società così gloriosa. Quando i Ceri mi hanno contattato non ho avuto il minimo dubbio, il Grosseto merita altre categorie e proveremo qualsiasi strada per ottenere l’obiettivo finale, la vittoria del campionato. Altre cose da dire sono superflue, per me ogni partita sarà una finale, tutto il resto non mi interessa. Se gli altri saranno più bravi di noi tanto di cappello ma noi miriamo a fare 10 vittorie. Purtroppo non siamo padroni del nostro destino e dobbiamo inseguire, possiamo solo provare a ottenere 30 punti. Credo che niente sia scontato allo stato attuale, anche tenendo conto dello scontro diretto che avremo in casa. Se avessi pensato che il divario non fosse recuperabile non sarei qui. Una cosa deve essere ben chiara a tutti: Danesi è venuto a Grosseto con i propri collaboratori per centrare un obiettivo unico comune che è la vittoria.

Io vengo dalla terza categoria, dal marciapiede, le categorie le ho fatte tutte e non mi hanno mai regalato niente, conosco l’odore degli spogliatoi, del sudore, del sangue e voglio trasmettere questo ai miei ragazzi. Conosco i giocatori e la squadra che secondo me è costruita bene, tutta gente da categoria superiore. Il modulo che ho in testa è soltanto uno, quello di “correre” è preciso e chiaro e non ammette eccezioni.

Domenica sarà una partita molto difficile con giocatori che conosco bene e che in parte ho allenato. Stamani avremo un colloquio con la squadra, una allenamento a livello verbale e conoscitivo mentre oggi pomeriggio passeremo ai fatti.

Mister Danesi si è presentato alla stampa con il suo staff, Giorgio Cricca in qualità di vice allenatore e Simone Conti, match analyst.

Simone Ceri

Il Mister ha parlato di spirito da “marciapiede”, io sono sempre quello dei gradoni e lo condivido a pieno, se questo spirito verrà messo in pratica sarà quello giusto. Non c’è più bisogno di alibi, errori, rigori non dati e scelte arbitrali dubbbie, ci rimane solo di andare in campo con l’intento di sbranare l’avversario.

Mario Ceri

La scelta di esonerare Gigi per noi è stato un dramma. Purtroppo però il calcio è anche questo, ancora non è tardi, il campionato è ancora aperto e abbiamo dolorosamente deciso di dare una scossa. Del nuovo Mister c’è piaciuto il fatto che sia una persona ruspante, che viene dalla strada e si è fatto da solo, ha un ottimo curriculum, speriamo davvero che sia la scelta giusta.

Giacomo Spinsanti