Loading. Please wait.

Lo so, il rischio che corro è quello di ripetermi ma auspico di avere questo problema per almeno altri due mesi.
Il San Marco Avenza, veniva da undici, ripeto ben undici, risultati utili consecutivi.
Era da fine novembre che non subiva una sconfitta.
Questo dato per aiutare a capire il valore dell’avversario di ieri e, ancora di più, il valore della nostra prestazione.
La squadra sta dando continuità ai risultati ma soprattutto alle qualità delle prestazioni sotto il profilo caratteriale, atletico e del gioco.
Oramai ogni partita è una finale e loro stanno interpretando questo aspetto alla perfezione.
Personalmente mi piace moltissimo la caratteristica di gioco che li porta ad andare a caccia dell’avversario fin dentro la loro area.
Disturbando la gestione del pallone, fin da subito, li costringiamo a fraseggi difficili (di prima) o a rilanci frettolosi, questo spessissimo ci permette di riconquistare palla molto velocemente e di schiacciarli nella loro metà campo.
Si, è vero, questa peculiarità ci fa concedere il fianco a qualche ripartenza ma per il momento la coperta non sembra troppo corta.
Rischiare qualcosa è da squadra con mentalità vincente.
Un plauso doveroso anche alla tenuta atletica che è sempre più sorprendente, anche ieri siamo venuti fuori sul finire dei due tempi in maniera convincente.
Unica nota stonata gli infortuni ma, sarò incosciente, con questo manipolo di guerrieri mi preoccupano il giusto.
Ho detto guerrieri?
Ecco, ripetiamoci.
Ieri la partita è stata durissima, tirata, fisica, spigolosa ma non abbiamo mai abbassato lo testa.
Abbiamo risposto colpo su colpo in ogni zona del campo ed oltre.
Dentro il tunnel, negli spogliatoi, nel gabbiotto, in tribuna e in curva.
Ovunque abbiamo messo pressione.
Ovunque abbiamo fatto valere il fattore campo.
Con determinazione.
Quella giusta.
Avanti così.

Con le buone o con le cattive.

T&GO

Roberto Bongini