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Ciò che distingue un campione da tutti gli altri è la capacità, o meglio la virtù, di dare continuità a prestazioni di livello elevato, unita alla caratteristica, quasi innata, di mantenere sempre alte le motivazioni.
Non abbiamo fatto ancora nulla.
Siamo solo all’inizio di un ciclo, se tutto andrà bene, di altre cinque partite.
La partita di domenica è stata convincente e, per molti versi, incoraggiante ma non dobbiamo smarrire quella “cattiveria agonistica” e quella “consapevolezza dei propri mezzi” che sono state le armi fondamentali che hanno fatto emergere le nostre indiscutibili capacità tecnico tattiche permettendoci di travolgere (prendo il termine in prestito a Mister Danesi) senza esitazioni il nostro, malcapitato, avversario di turno.
Stavolta, come non mai, è determinante non smarrire la strada che abbiamo intrapreso.
A tal proposito ho molti dubbi ed una manciata di certezze.
Cominciamo da quest’ultime.
Mister Danesi è un allenatore caratteriale, uno di quello che propone un’idea di calcio che in realtà è la trasposizione, nel rettangolo di gioco, di una filosofia di vita.
So per certo che oltre alla cura dell’aspetto tattico, tecnico e fisico, lui e il suo staff stanno cercando di creare un gruppo che vada anche al di fuori dei novanta minuti di gara.
Questo perché Danesi è il primo ad essere consapevole che il suo gioco, il suo pressing alto, il suo aggredire le seconde palle, il suo essere presenti in ogni zona del campo, il suo aiutare sempre il compagno sia in fase di possesso che in fase di non possesso, non è solo una tattica o un modulo di gioco, ma una filosofia di vita, un modo di essere in tutte le cose, non solo nel calcio.
Lui sa che oltre a formare i calciatori è indispensabile formare anche gli uomini.
Solo così il suo castello reggerà gli ulteriori urti che lo attendono.
Soffermandomi ancora sulla manciata di certezze, sono convinto che domenica la partita non si giocherà in campo neutro.
Noi domenica giocheremo in casa.
L’impianto sportivo Gino Manni sarà per un giorno una succursale dello Zecchini.
Vi svelo un segreto.
I nostri tifosi in estate hanno svolto una preparazione atletica che mirava ad entrare nel massimo della condizione fisica proprio durante il mese di maggio, domenica sera ne è stata data ampia dimostrazione.
Inoltre basta osservare attentamente le loro silhouette per rendersi conto come la maggior parte di loro ha lavorato duramente sul proprio corpo facendo enormi rinunce soprattutto nel momento dei pasti e degli aperitivi…
L’ultima certezza è che, comunque vada, la famiglia Ceri ha già iniziato a lavorare seriamente per la prossima stagione.
Per me questo è sinonimo di continuità, professionalità e programmazione.
What else?
Termino esternando velocemente i molti dubbi che mi assillano.
Senza prevendita saremo più o meno di ottantamila?
L’arbitro si farà male?
La Peppetti vestirà di bianco o di biancorosso”?
Il Ciani dirà “NO”?
Ma soprattutto è vero che il viaggio di nozze lo passeranno interamente in un bungalow montato sotto la Nord, vicino alla fossa dei 3000 siepi che, riempita d’acqua, fungerà da piscina?
Prevedo un fine settimana lungo….molto lungo.
In bocca al lupo a noi!!!

T&GO

Roberto Bongini