Il balletto dei campi non è nuovo da queste parti. Il Grifone sballottato da un terreno di gioco all’altro, alla fine planerà su Aulla con l’intento di prendersi i tre punti. Le variabili organizzative sembrano essere all’ordine del giorno quando il Grosseto è costretto a viaggiare e nascondono insidie aggiuntive per la truppa di Magrini. Dopo Vorno, anche Montignoso si aggiunge al valzer organizzativo dei problemi logistici e della sicurezza che fa emergere un dato significativo per la categoria: il Grosseto non può giocare in Eccellenza. È un abito che va troppo stretto al Grifone, consapevole che però c’è un solo sistema per togliere il disturbo; vincere. La vittoria sul campo è l’unico obiettivo dei biancorossi che tra l’altro con il Montignoso hanno un conto aperto in questa stagione. La squadra di Gassani firmò il primo mezzo passo falso della stagione con l’1-1 dello Zecchini che mise fine alla serie di 6 vittorie consecutive (tra campionato e coppa), poi fu protagonista del blitz sul sintetico di Paganico, passando per 1-0 e raggiungendo la finale di Coppa Italia. Ferite che il Grifone si porta sulla pelle, ma anche memoria per evitare di cadere ancora nella trappola. A proposito di ferite, quello che scenderà in campo ad Aulla sarà un Grosseto incerottato, con alcune assenze di rilievo che comunque non intaccheranno le convinzioni dei biancorossi: vincere e togliere il disturbo è l’unico obiettivo.