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Al pareggio interno contro il Lanciano ha fatto seguito la sconfitta di Livorno, con i biancoscudati che, al pari del Grifone, non sono ancora riusciti a smaltire la penalizzazione. Quella dell’Euganeo è dunque una partita in cui, in parte, è già vietato sbagliare. La formazione veneta, nelle prime due giornate, è stata impostata sul 3-5-2, ma non è da escludere l’adattamento ad altri moduli, visto che Pea ha nelle corde il 4-3-3 e in alternativa potrebbe presentare il 3-4-3 da opporre al Grosseto. Tra l’altro, almeno sulla carta, è proprio l’attacco il punto di forza dei biancoscudati, con nomi interessanti come Babacar, Farjas, Cutolo, più volte accostato al Grosseto e giocatore molto apprezzato da Camilli, oltre all’ultimo arrivo Granoche. “El diablo” conosce bene la serie cadetta, al suo arrivo in Italia sfiorò subito il titolo capocannonieri con la maglia della Triestina, andando a segno 24 volte. Poi non si è più ripetuto, anche se resta attaccante di rango. Da queste minacce dovrà guardasi il Grosseto sperando di ripetere il precedente della passata stagione, quando la squadra di Giannini, passò di misura (1-0) grazie al rigore conquistato da Alfageme e trasformato da Nando Sforzini. Il tecnico Moriero invece, ha un ricordo più amaro, perché alla guida del Grifone incappò in un tremendo 3-0, il 10 ottobre del 2010. In quella circostanza la squadra di Calori surclassò i biancorossi grazie al gol di Vantaggiato e alla doppietta firmata Di Gennaro, in più Soncin, ex di turno, dagli undici metri si fece neutralizzare il tiro da Agliardi. Un pomeriggio nero che il tecnico dei maremmani vuole riscattare. Più che altro occorrerebbe una prestazione di cuore, unita ad un risultato positivo. Moriero ha già speso un jolly importante contro il Cittadella, lui stesso sa bene che in caso di sconfitta troverebbe sulla panchina biancorossa diversi avvoltoi in agguato.

Lorenzo Falconi