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Contro la Pro Vercelli occorre vincere e mostrare di avere gli attributi. Il passaggio a vuoto dell’Armando Picchi deve servire da spartiacque tra il prima e il dopo, perché in questo momento c’è bisogno di un Grosseto dal volto nuovo, in grado di dimostrare non solo che la salvezza è possibile, ma anche voluta.

Squalifiche in difesa. In questo particolare contesto, Magrini e Consonni dovranno cercare di tirare fuori la giusta rabbia alla squadra. Il ritiro avrà certamente agevolato il compito di scuotere a dovere l’ambiente e magari di rendere il gruppo unito, almeno dal punto di vista degli intenti. Tuttavia, nell’ottica formazione di partenza, non mancano i problemi, malgrado l’abbondanza di elementi in rosa che sfocia nell’esubero. Particolarmente colpita la difesa, la trasferta di Livorno ha lasciato in dote tre squalifiche contemporanee, restano fuori dal match casalingo contro i piemontesi Barba, Calderoni e Padella.

Schema speculare. Può darsi quindi che la scelta ricada su di un cambio di modulo, con la difesa a 4 e l’inserimento di un fantasista come Jadid a ridosso dei due attaccanti. Un modulo di gioco speculare all’avversario, dato che la formazione di Camolese pratica il 4-3-1-2. Dubbi sul pacchetto difensivo restano in atto, soprattutto sull’out di sinistra, dove l’assenza di Calderoni potrebbe portare allo spostamento di Antonazzo. A centrocampo i muscoli e i polmoni di Obodo, Ronaldo e Crimi dovrebbero consentire a Jadid una maggiore libertà di azione, nel tentativo di trovare la giocata giusta, o magari l’assist buono per Nando Sforzini, ancora una volta appiglio importante per una fase offensiva in grado di scardinare la retroguardia della Pro Vercelli.

Lorenzo Falconi