Per quanto il susseguirsi degli eventi sia graduale e previsto, c’è sempre un preciso attimo, nel quale prende il sopravvento la consapevolezza dell’ineluttabilità’. Basta discorsi velati di speranza, basta ragionamenti contorti per coltivare l’ultima illusoria speranza e ancora basta alle diatribe ormai svuotate dello scopo per cui sono alimentate. “La matematica retrocessione” è una parola che ha lo stesso peso opprimente della frase “La giuria dichiara l’imputato colpevole” è una sentenza che blocca lo stomaco e gela l’aria nei polmoni.
Un attimo ma nulla di più, se un istante dopo ti rendi conto che sei finalmente libero di guardare avanti senza più se, senza più ma.
Nulla dura per sempre, tutto cambia, inutile portare rancore a chi oggi festeggerà la retrocessione; ieri c’è stato chi ha esultato per la fine del baseball e domani qualcuno gioirà per la fine di qualunque cosa sia bene comune di una parte della città ma non del suo specifico interesse; il vincente di sempre è diventato il perdente di oggi, questo gratificherà molti e forse insegnerà qualcosa anche a lui.
Siamo stati presuntuosi, io per primo, a considerare l’amore per la maglia l’amore universale verso la nostra terra, si ama Grosseto in tanti modi e tutti diversi, ma nessuno è prioritario dell’altro, perché il bene comune è la città non le sue rappresentazioni.
E’ solo dopo quell’attimo che finalmente siamo liberi di guardare avanti, senza la presupponenza di essere le uniche vittime della vita, Pisa, Lecce, Como, Perugia, Catanzaro, per citarne alcune, hanno avuto passati gloriosi e cupi presenti prima di noi, anzi risparmiamo le nostre stupide lacrime per giorni più neri che aspettano il nostro paese. Ad agosto, il teatrino dalla villa in Sardegna, mollo, non mollo, vedremo, vedrete, sarà un granello di sabbia in confronto ad una crisi che straccerà le nostre buste paga come i nostri posti di lavoro.
Troviamo nell’unità del nostro tifo, troppe volte solo sfiorata, la forza di difendere la nostra terra da artigli ben più pericolosi del sistema calcio e per i bambini, ignavi di questi fantastici anni di serie cadetta, lasciamo i nostri ricordi immuni dal rancore, dai rimpianti e dalle accuse, affinché la storia che non hanno vissuto diventi una bellissima favola da raccontare. Ieri siamo matematicamente retrocessi, oggi è già domani.