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Però al Rigamonti arriva la conferma della matematica e a suo modo lascia una ferita nel cuore di tutti i sostenitori biancorossi.

Airone sul finale. Parte bene il Grosseto che appare determinato e si affida al rientrante Piovaccari. L’ex di turno è motivato anche dal rientro in campo, dopo tre partite vissute da spettatore. Con il trascorrere dei minuti, il Brescia cambia ritmo e prova ad accelerare, così cambia anche lo spartito della gara e tocca a Lanni mettere in mostra un paio di interventi che scongiurano il vantaggio bresciano. L’occasione migliore capita sui piedi di Caldirola che da due passi spara a lato. Sembra il preludio ad un primo tempo da chiudere sullo 0-0, invece Andrea Caracciolo segna al 45’. L’airone sfrutta una triangolazione con Corvia e deposita in rete.

Grifone spento. Il gol incassato a fine primo tempo, fa crollare il Grosseto che molla di schianto. Scaglia spara un siluro all’incrocio dei pali e raddoppia dopo 6 minuti della ripresa. Poi è ancora Andrea Caracciolo a siglare il 3-0, irridendo la difesa biancorossa al 54’. Ci prova anche Corvia ad approfittarne, il suo colpo di tacco, nel momento di sbandamento del Grifone, finisce per scheggiare il palo. Il Grosseto si riprende intorno al 65’, quando Piovaccari viene steso in area di rigore. Dal dischetto Delvecchio accorcia. Il Brescia rallenta, il Grifone invece vuole onorare l’impegno, così Piovaccari mette dentro il 3-2, ma l’arbitro annulla per fuorigioco. Esaurita la fiammata la gara cala d’intensità e scivola verso il fischio finale. Cala il sipario sulla Serie B del Grosseto.

 

Lorenzo Falconi