Emozioni, da custodire con cura.
Un collage di suggestioni che voglio appena accennare, per paura di stropicciarlo con la mia penna.
Sugli spalti un’aria diversa, particolare.
La stessa che respirano in campo.
Una partita che riconcilia col calcio, un Grifone di rimonta.
Tutto questo era tanto che mancava dalle nostre parti.
Giovani che non si fanno intimorire dall’esordio, spavaldi, pieni di entusiasmo e di speranze.
E come ogni favola che si rispetti anche questa ha avuto la sua conclusione lieta.
Nei minuti dove i sogni, a volte, si avverano, quei cattivi ragazzi hanno confezionato il più classico tiro mancino.
Traversone basso di Marinelli (impressionante la sua visione di gioco) e zampata da bomber di razza di Fanciulli.
Tre sbuffi nel fischietto e la partita finisce, ma stavolta con lei termina anche parecchia altra robina.
E’ come quando una persona cara resta, ormai spacciata, in equilibrio sul filo della vita e tutti sanno che è solo questione di giorni o di ore, puoi prepararti a quell’epilogo quanto vuoi, ma non riuscirai mai a prevenirlo del tutto.
Lo sapevamo da settimane, ma in quel momento si è concretizzato e tutto è diventato un presente dai sapori forti.
La mente era pronta il cuore meno.
Un inno inconsueto dal titolo “Vola Grosseto”, bello e struggente.
La mia amica Aila che piange, come altre ragazze del Grifone.
Le donne, le “nostre donne”, belle e fiere mentre esternano per prime e senza stupidi pudori il loro amore.
Io, stupido e orgoglioso, invece, inforco gli occhiali da sole con uno gnocco in gola e senza salutare nessuno vado via.
Lacrime che dovevano essere condivise, forse.
Nel frattempo alla radio e in sala stampa Camilli passa al congedo finale con lo stile di sempre.
Gli occhi raccontano un uomo e le parole spesso un altro.
Io ho deciso di credere ai primi.
Poi sul “Muro” e su FB iniziano a scrivere quelli che ho sempre piacere di leggere.
Neno e Coriaceo da una parte (non la mia, ma li rispetto molto) e Sirpe, Manuel, TAV, Zano, David, Roby 69 e tanti altri dall’altra.
Tutta gente che ha in comune l’amore per questa squadra, tutte penne che scrivono tenendo in vita la nostra piccola comunità.
Di questo e delle emozioni che mi fate provare ve ne sarò sempre grato in eterno.
Adesso però è l’ora di iniziare a fare i fatti.
Il conto alla rovescia è già iniziato.
Forse dovremo perfino scendere in piazza.
Prevedo un’altra estate calda, molto calda, l’ennesima per il nostro vecchio Grifone.
Speriamo non si faccia trovare stanco.
Sarebbe bello chiudere gli occhi per poi riaprirli direttamente a settembre…
Sarebbe bello sognare un pochino…
Sarebbe bello tornare Fanciulli…