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Oltre 14mila euro raccolti sinora. Cresce l’azionariato popolare che punta a raggiungere i 50mila euro e i 300 soci sostenitori come obiettivo minimo. Al momento le adesioni sono circa 90, un buon numero considerando che l’iniziativa è partita solo da cinque giorni. Un ottimo risultato, quindi, destinato a crescere nei prossimi giorni. L’iniziativa, promossa da Biancorossi.it, procede spedita, mentre il futuro dell’U.S. Grosseto resta incerto, almeno sotto il profilo dei possibili scenari che interessano la proprietà e dell’iscrizione al prossimo campionato di Lega Pro. Motivi in più per cercare di non farsi trovare impreparati davanti a nuovi scenari poco edificanti che i tifosi potrebbero, attraverso l’adesione all’azionariato, provare a contenere. Gli esempi costruiti da altre realtà calcistiche del territorio nazionale, vanno proprio in questa direzione e, anche a Grosseto, la speranza è che ci sia una risposta forte in termini di attaccamento alla squadra. Lo stesso Piero Camilli, ha incoraggiato l’iniziativa, dicendo che: «iniziative come questa, a favore del Grosseto, sono da sottoscrivere». Un messaggio chiaro, senza tante necessità interpretative. Parole, quindi, che non si prestano a strumentalizzazioni, neanche da parte di chi, su questa iniziativa, tende a fare cattiva informazione senza essersi prima documentato in maniera adeguata. Se poi nel futuro prossimo del Grifone non ci sarà più la figura di Camilli, nulla viene tolto al concetto di azionariato popolare che in ogni caso proseguirà per una strada già tracciata. Certo, 50mila euro, malgrado rappresentino cifra importante in tempi di crisi economica, non risolvono da soli tutti i problemi e i costi di gestione che sono ben più alti per una squadra che partecipa ai campionati professionistici. In quello che comunque è da inquadrare come un momento difficile per la società biancorossa, la mobilitazione dei sostenitori del Grosseto può rilanciare gli entusiasmi della piazza. Piazza che dovrà dimostrare di essere matura e forse più unita rispetto al passato. Non è un caso che l’iniziativa prenda il titolo di “il Mio Grosseto”, proprio perché, chiunque vorrà, con la sottoscrizione dell’azionariato potrà essere partecipe in prima linea. Senza tante invidie o gelosie, ma come una realtà che ha finalmente compreso cosa vuol dire unità di intenti.

Lorenzo Falconi

2 thoughts on “Azionariato popolare, movimento che cresce

  1. Io vorrei sapere nei limiti a quanto ammonta la somma per far parte di questo azionariato popolare! vorrei una gradi risposta grazie.

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