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Luciano e Vincenzo Camilli intervengono alle festa della “Nord” alla Cava di Roselle.Erano gli ospiti più attesi della serata, avevano confermato la loro presenza già da qualche giorno e non l’hanno disattesa. Luciano e Vincenzo Camilli, di fatto gli attuali proprietari dell’U.S. Grosseto F.C. da quando il padre Piero ha passato a loro tutte le quote della società, si sono intrattenuti prima con i tifosi, parlando dell’attuale situazione del Grosseto e dell’imminente futuro, poi, poco prima delle 22, sono saliti entrambi sul palco per rispondere ad alcune domande.

Quale futuro per il Grosseto?
Visibilmente emozionanti, non tanto per il fatto di salire per la prima volta sopra un palco, quanto per il peso e l’importanza delle loro parole, attese da diverse settimane dal popolo biancorosso, su cosa li attenderà per questa stagione.
Due gli aspetti importanti emersi dalle loro risposte, il primo, quello che tutti quanti conosciamo e che viene ormai ripetuto da qualche mese, che la società è in vendita e che “l’era Camilli”, a Grosseto, è giunta al termine. L’altro, che comunque il Grosseto verrà consegnato solo nelle mani di persone serie ed affidabili, gente che possa garantire un futuro tranquillo alla società.
Molti domandavano cosa aspettarsi da questa stagione di Lega Pro. Anche qui la risposta è stata netta e chiara: verrà allestita una squadra decorsa, in grado di affrontare il campionato dignitosamente, composta prevalentemente da giovani promettenti. Arriveranno sicuramente una o due punte ed un centrocampista, mentre invece, per quanto riguarda le uscite, appaiono quasi scontate le partenze di Crimi e Barba che comunque ad oggi sono ancora giocatori dell’U.S. Grosseto e che in caso di addio verrebbero comunque rimpiazzati con altri giocatori all’altezza.

I Camilli e la Viterbese
Non poteva non essere toccato l’argomento che più di tutti ha creato malumore tra i tifosi biancorossi, ovvero la questione relativa “all’acquisto della Viterbese”. A tal proposito è opportuno specificare che la famiglia Camilli non ha acquistato nessun’altra squadra, tanto meno la Viterbese. In realtà, per il momento, la Castrense, società che milita nel campionato di Eccellenza e il cui Presidente è Vincenzo Camilli, si sposterà ed andrà a giocare a Viterbo. E’ chiaro comunque come l’intento per il futuro sia quello di riappropriarsi del titolo sportivo della squadra cittadina. Quindi quella che oggi è la Castrense, con ogni probabilità, domani sarà la Viterbese, passaggi che comunque avverranno nel tempo e che non sono poi così semplici e scontati. In merito all’argomento Vicenzo è stato comunque chiaro precisando che nel progetto “Castrense-Viterbese” il padre Piero non c’entra nulla, ribadendo ancora una volta che lui ha chiuso definitivamente con il calcio, a tutti i livelli. La posizione di Piero al momento appare decisa ed irremovibile e alla fine anche i figli non hanno potuto fare altro che allinearsi alla volontà del padre che rimane quella di abbandonare il calcio professionistico e cedere, di conseguenza, quanto prima l’U.S. Grosseto.

Una scelta comprensibile
La decisione, per quanto possa far male a tutti quei tifosi che riconoscono a Piero Camilli i meriti per i traguardi raggiunti, fino a qualche anno fa neppure immaginabili, appare comprensibile e logica. Possiamo provare a cercare di capire quali possano essere i motivi che lo hanno indotto a prendere questa scelta e, aldilà del fatto che dopo tanti anni diventa anche una questiona fisiologica, non possiamo fare a meno di sottolineare che in tutto questo tempo non si è riusciti, purtroppo, a legare questo uomo alla città con progetti diversi dal calcio. Difficile biasimare un imprenditore che dopo tanti anni e dopo avere dato lustro ad una città, decide di spostare, anche se non in prima persona, visto che comunque tutto è passato nelle mani dei figli, le sue attenzioni sul proprio capoluogo di provincia dove poter coltivare, oltre alla passione per il calcio, anche gli interessi economici e politici.
Tra i vari motivi non possiamo non pensare anche alla vicenda relativa al calcioscommesse e la tribolata estate della scorsa stagione le quali hanno decisamente messo a dura prova Piero Camilli. In molti ricorderanno il viso provato di chi ha dovuto lottare, da solo, con tutte le proprie forze per salvare la propria faccia, il proprio onore ma anche quello di un’intera città, in occasione della festa improvvisata al Carlo Zecchini subito dopo la sentenza di assoluzione.

Il futuro prossimo del Grosseto appare ormai chiaro e ben delineato. C’è da trovare un acquirente, uno che offra garanzie per il futuro del Grosseto, uno che non si perda troppo in chiacchiere e che proponga progetti solidi e concreti. Purtroppo in questo mondo di persone poco affidabili ce ne sono molte, qualcuna ha già bussato alla porta di Piero Camilli, fortunatamente senza successo, del resto che la famiglia Camilli abbia a cuore le sorti del Grosseto non è certo una novità, non a caso la società è stata, nell’ordine, la quarta iscritta al campionato di Lega Pro. In questo modo è stato concesso alla piazza un intero anno di tempo per poter trovare il possibile successore, sempre che nel frattempo a Piero Camilli non si riaccenda quella fiammella che per il momento appare spenta, regalando al tifo maremmano l’ennesimo trionfo sportivo, perché no, magari ripercorrendo la stessa strada di 6 anni fa … del resto sognare non costa nulla.

Manuel Pifferi è un geometra di professione con una profonda passione per i colori biancorossi. È colui che ha ideato e realizzato il portale Biancorossi.it, oggi testata giornalistica registrata, divenuta nel tempo un punto di riferimento per i tifosi biancorossi. Iscritto all’Albo dell’Ordine dei Giornalisti come pubblicista dal 2013, ricopre anche ruolo di Direttore Responsabile.