Loading. Please wait.

Lui ha detto che lascia, ma in molti credono che non lo farà.
Lui ha detto che siamo stati il suo gioiello di famiglia, ma in molti credono di più ad una bigiotteria scadente.
Lui ha detto che nel Grosseto ha investito molto in soldi e anima, ma in molti credono che abbia avuto i suoi tornaconti.
Lui ha detto………e in molti non l’hanno creduto.
Io invece rispetto quest’uomo e quindi credo fermamente in quello che dice.
Lascerà a fine anno, punto.
La mia gratitudine per lui sarà senza tempo.
Un grandissimo presidente, il più grande di tutti.
L’operazione Pisa, il pulmino di questa estate e un paio di personaggi ingaggiati alle sue dipendenze, con precedenti coinvolgimenti nel calcio scommesse, sono i nei della sua gestione, ma, si sa, la perfezione non è terrena.
Come tutte le storie, anche questa è giunta al suo capolinea.
Anche l’eternità, infatti, non è terrena.
La riconoscenza, invece, lo è ed è un valore che va di pari passo con uno altro altrettanto pregiato, la memoria, e quest’ultima è un po’ come………, insomma c’è chi ce l’ha lunga e chi corta.
Molto di quello che ho vissuto negli ultimi anni, calcisticamente parlando e non solo, è legato alla sua gestione.
Un vincente e, come tutti i vincenti, spigoloso.
Un carismatico e, come tutti i carismatici, solitario.
Uno che spacca.
Uno che divide.
Un personaggio di altri tempi, con altri principi.
Un burbero, ma non negli occhi.
Anacronistico e affascinante.
M’ha fatto gioire e m’ha fatto incazzare.
Niente stucchevoli, smielati sussurrii e nessun cuoricino fucsia.
Un amore a tinte forti.
Un amore urlato.
Ho goduto e bestemmiato.
Camilli: un lungo e intenso orgasmo blasfemo.
Una vigorosa stretta di mano, guardandoci dritti negli occhi, questo è il saluto con cui desidererei congedarmi da lui.
E dopo? Cosa succederà? Che ne sarà di noi?
La fierezza di una maglia si percepisce anche in un campo di patate.
Andremo a giocare dove quei colori incutono ed esigono rispetto.
Non è lo stadio dove giochi a fare la categoria.
Ovunque andremo sarà stato il destino ad averlo voluto.
Il NOSTRO destino, le NOSTRE origini, la NOSTRA storia.
Perché, noi gente, siamo Maremmani.
Figli di una terra amara.
Da sempre figli di un Dio minore.
T&GO

Roberto Bongini