All’Arena Garibaldi un buon Grosseto va vicino al colpaccio, Pisa fermato.
Pisa (4-4-2): Provedel; Simoncini (67° Martella), Mingazzini, Kosnic, Lucarelli; Caputo, Favasuli (cap.), Sampietro, Napoli (82° Forte); Giovinco (71° Cia), Arma.
A disposizione: Pugliesi, Mattioli, Melis, Brillanti.
Allenatore: Dino Pagliari.
Grosseto (3-5-2): Lanni; Burzigotti, Terigi, Legittimo; Formiconi, Onescu, Ricci, Delvecchio (cap.), Gotti; Gioè, Scappini (63° Montalto).
A disposizione: Maurantonio, Esposito, Dicuonzo, Bombagi, Giovio, Biraschi.
Allenatore: Stefano Cuoghi.
Arbitro: Rosario Abisso di Palermo.
Assistenti: Giuseppe Monetta di Salerno e Giuseppe Opromolla di Salerno.
Note:
Calci d’angolo: Pisa 6, Grosseto 5.
Recupero: 1 minuto nel primo tempo, 3 minuti nel secondo tempo.
Ammoniti: 41° Kosnic (P), 57° Burzigotti, 72° Formiconi (G) per gioco scorretto.
Espulsi: nessuno.
Spettatori: 5000 circa.
Meteo: sereno, vento debole.
Terreno: in buone condizioni.
PISA – Pareggio a reti inviolate nel derby toscano tra Pisa e Grosseto, all’Arena Garibaldi. Un buonissimo Grosseto va più volte vicino al gol, in particolare con Gioè, ma nel finale rischia di capitolare sul colpo di testa a colpo sicuro di Martella. Ottimo primo tempo del Grifone, nella ripresa Pisa più intraprendente.
Bel Grosseto, ai biancorossi manca solo il gol.
I biancorossi di mister Cuoghi non risentono del fattore campo e come già successo in questa stagione, si disimpegnano molto bene in trasferta, questa volta sul terreno dell’Arena Garibaldi, al cospetto del Pisa capolista. I maremmani amministrano molto bene il gioco, alternando fasi di possesso palla ad alcune rapide verticalizzazioni per sfruttare la velocità di Gioè. Scappini, invece, si muove da centravanti-boa, con il compito di smistare palloni per il compagno di reparto. In mezzo al campo un vivacissimo Onescu forma con Ricci e Delvecchio un centrocampo di qualità in grado di mettere in difficoltà i padroni di casa. I nerazzurri si rendono pericolosi con Arma in un paio di circostanze ma solo grazie ad altrettante amnesie della retroguardia biancorossa, per il resto in cronaca si registrano solo occasioni per il Grifone. Le opportunità migliori arrivano nei minuti finali della prima frazione, con Onescu che si fa ribattere una conclusione da posizione favorevole e con Gotti ad una manciata di secondi dal duplice fischio del direttore di gara ma l’esterno unionista, splendidamente servito dal solito Onescu con un traversone carico di effetto, trova il corpo di Providel proteso in uscita invece del bersaglio grosso.
Gioè e Martella imprecisi.
Pisa più intraprendente nella seconda frazione di gioco. Gli uomini di Pagliari, per niente disposti a subire ulteriormente l’iniziativa dei biancorossi, aggrediscono maggiormente gli spazi e trovano anche il gol con Arma al 53°, ma la terna arbitrale annulla per fuorigioco dello stesso attaccante. I nerazzurri continuano a spingere e si rendono pericolosi con un paio di calci piazzati di Giovinco, ma per fortuna di Lanni le conclusioni non trovano mai la porta. Il Grosseto si fa vivo al 67° grazie a Gotti che arriva sul fondo e mette in area un delizioso cross per Gioè, ma il giovane attaccante maremmano arriva tardi e l’azione sfuma. La partita è caratterizzata da ritmi alti e lo spettacolo è piacevole, con continui cambi di fronte. Cuoghi opera una sola sostituzione, mandando in campo Montalto per l’ex Scappini, applaudito dall’Arena Garibaldi. Montalto, però, non riesce a rendersi pericoloso e l’occasione migliore capita ancora sui piedi di Gioè che a quattro minuti dalla fine si fa trovare pronto sull’ottimo traversone di Formiconi, ma la sua bella girata al volo di destro termina di poco a lato sfiorando il palo alla sinistra del battuto Providel. Nel recupero è invece il Pisa a gridare al gol, con Martella che, subentrato dalla panchina, ha sulla testa il match point servitogli da Cia su calcio piazzato. La sua deviazione aerea però sfila via a pochi centimetri dal palo alla destra di Lanni, ormai superato. E’ questo l’ultimo brivido di una partita piacevole, nella quale il Grosseto ha avuto sì le occasioni migliori, ma che alla fine ha corso il rischio di uscire sconfitto proprio sul filo di lana.