Non mi sono mai piaciuti gli addii, in un modo o in un altro ho sempre cercato di sottrarmi a questi “appuntamenti”. A questo però non posso mancare, per tanti motivi, sia di natura calcistica che personali. Gli affetti ei sentimenti sono un qualcosa che non può essere ne deciso e tanto meno controllato ma soprattutto nascono e si alimentano attraverso i rapporti personali. Per questo comprendo chi ancora oggi, dopo ben 14 anni, non è riuscito a decifrare la persona Camilli e continua a dipingerlo come in realtà non è. Io ho avuto la fortuna di instaurare con lui un rapporto di reciproca stima, un rapporto vero e sincero. Per questo mi sento di ringraziarlo per tutto quello che ha fatto per l’U.S. Grosseto e per la sincerità e l’onestà che ha sempre avuto nei miei riguardi. Ci sarebbero tante altre cose da dire ma preferisco tenerle custodite dentro me e passo la penna all’amico “Ottimista”, uno bravo con le parole, uno che sa toccare le corde giuste e che arriva dritto al cuore, una delle tante belle persone conosciute grazie a Camilli.
Immagino che adesso ci si debba salutare.
‘Immagino’.
Ti vengo incontro, sostengo il tuo sguardo mentre con la mano tesa stringo a fatica la tua, di almeno un paio di taglie più grande.
Farfuglio qualcosa che dovrebbe assomigliare a gratitudine, ne esce fuori un pastrocchio di impaccio e timidezza.
Insieme al tepore nel viso mi arriva l’ironia in soccorso.
‘Sono Ottimista, quello delle interviste pazze volevo dirti….che è strano come una persona a cui ho stretto la mano solo una volta possa cambiare un pezzo della mia vita, più di persone con cui mi vedo tutti i giorni da anni.
Per questo ti parlerò solo di quello che hai smosso dentro di me e di come ‘io’ ti ho percepito e vissuto.
Grazie a te ho ripreso a scrivere con l’inchiostro del cuore ed ho conosciuto persone che mi hanno dato il privilegio della loro amicizia.
Grazie a te ho avuto l’onore di ‘esserci stato’ e l’orgoglio di ‘appartenere’.
Grazie per averci difeso con con i piedi, i cazzotti, a voce alta e con gli avvocati.
Grazie per essere stato l’ultimo Presidente della stirpe dei Rozzi e degli Anconetani, per le tue meravigliose cadute di stile, roba da altri tempi,
per le tue invasioni di campo alla Mazzone, per le tue corna e per i gesti dell’ombrello, per le tue dichiarazioni fuori dai soliti cliché banali e prestabiliti, per le tue guerre contro la classe arbitrale, la federazione, i balordi, i lacchè della tribuna vip e i presidenti prezzolati.
Grazie per aver tolto l’onore dalla tribuna ed averlo riposto in Curva.
Grazie per la pelle d’oca.
Grazie per la voce andata.
Grazie per le esultanze fatte di lividi.
Grazie per il pudore di lacrime nascoste.
Grazie da parte di mio figlio.
Grazie per lo stadio pieno.
Grazie per il 51, per il 10 e per il 32.
Grazie per averci scortato nella storia.
Grazie per avermi fatto conoscere, vivere ed amare la ‘Nord’.
Grazie Presidente, quattordici volte grazie.
…
…
…
Buona vita e buon tutto.’
Mi giro e mi allontano, resistendo alla voglia di tornare indietro e abbracciarlo.
Cristo!!!
Già mi manchi un casino Comandante…
T&GO
Lo so, non fa parte della schiera delle penne di Biancorossi.it ma è comunque uno dei “personaggi” più conosciuti e tra i più rappresentativi della curva, sto parlando di Riccardo Giusti, alias il SIRPE. Anche lui aveva voglia di dire qualcosa e siamo ben felici di concedergli spazio qui sulle pagine di questo sito:
La follia e’ che penso al personaggio e ho le lacrime agli occhi. La follia e la frustrazione e’ quella di non far capire ad altre persone questa situazione. Non ho questa presuntuosa pretesa ma non so spiegare il nodo alla gola che mi attanaglia e mi comprime il cuore lasciandomi sportivamente senza aria senza respiro. Anzi. Sono pronto a subire offese ( sportive ovvio perché poi siamo tutti amici e tutti tifiamo GR) e sberleffi come la peggio delle puttane che si concede al cliente. Ma mi fortifico e penso che un capolavoro del genere a Grosseto lo poteva fare quest’uomo e basta . Ci ho cenato insieme , fatto trasferte insieme( Sassari fantastica) e parlato molto. Datemi del lecchino non importa, ho visto fare a quest’uomo cose e azioni durante una partita che un presidente ( tacciato di fare e agire solo per interessi personali )non farebbe mai. Gli sono stato accanto nelle due volte che si è’ difeso ( da solo!!) da infamie e ingiurie che comunque gli sono piovute addosso da gente… Di Grosseto!! Perché ovviamente si e’ difeso per interessi personali!!! Ho finito.. Spero che tutti i tifosi di calcio che tifano con passione i propri colori abbiano la fortuna di sentirsi dire dal proprio PRESIDENTE un giorno questa frase come e’ successo a me…” A Sirpe.. Io quando il Grosseto perde.. la notte me magno i divani “.., ..
Il Sirpe
Manuel Pifferi, Roberto Bongini e Riccardo Giusti
Grandi! io con le parole non sono bravissimo, ma credo che quattro parole possano bastare: GRAZIE DI TUTTO, COMANDANTE! Grazie anche a voi per queste pagine scritte con il cuore.
Anche io non sono un granché con le parole, ma, come ho gia avuto modo di dire agli amici, non posso che ringraziare il Comandante per avermi regalato delle emozioni che non hanno prezzo, come quella di vedere mio figlio, allora bambino, saltare di gioia in curva per i gol di Freddi e Abbruzzese nella semifinale dei play-off!!!!