«La prossima settimana ci incontreremo con l’amministrazione comunale per trovare un accordo per la convenzione degli impianti sportivi». A fare chiarezza, una volta per tutte, è il direttore generale del Grosseto Bruno Iovino che torna sulla questione che da questa estate sta facendo discutere in merito alla gestione dello stadio Zecchini. «Abbiamo ricevuto nel mese di ottobre una proposta di convenzione da parte del comune di Grosseto – precisa ancora Iovino -, ma c’erano delle visioni differenti sulla manutenzione ordinaria e su quella straordinaria. Per questo abbiamo dato incarico a dei professionisti di fare le opportune verifiche sullo stato d’uso dell’impianto. Ultimato questo passaggio, nella settimana prossima credo che troveremo una soluzione positiva, in modo da definire tutti gli aspetti della convenzione. E’ nostra intenzione arrivare alla conclusione della vicenda, stiamo lavorando per questo».
Iovino però, fa altre precisazioni sullo stato attuale delle cose: «E’ vero che al momento non c’è una convenzione firmata, ma occorre anche tener presente che la società ha fatto di tutto per garantire la disputa di un campionato a porte aperte, risolvendo in tempi rapidi il problema dell’impianto di videosorveglianza, dei tornelli e del server Gos. Una spesa di circa 35mila euro, sborsata interamente dalla proprietà Camilli. A questo c’è da aggiungere che allo stato attuale le utenze sono tutte a carico del Grosseto, quindi non stiamo certo qua a spese del comune come qualcuno vorrebbe far credere. E questo è un discorso che è valido anche senza convenzione».
Recentemente il Grosseto ha ricevuto la visita ispettiva della Covisoc per quanto riguarda i pagamenti dell’ultimo trimestre: «Non sono emerse irregolarità – spiega il dg biancorosso – tutto risulta perfettamente in regola e questo sempre grazie all’impegno economico della famiglia Camilli».
Sul piano personale, invece, Bruno Iovino festeggia la Stella di Bronzo per meriti sportivi, un riconoscimento del Coni in ambito nazionale. «Fa piacere – afferma -, dopo tanti sacrifici. In 32 anni non ho mai preso un giorno di squalifica, sono orgoglioso di questo».