“Noi siamo in difficoltà ma questi ci stanno affossando. Poche parole che non lasciano spazio alle interpretazioni.
A parlare è Torromino, con la fascia di capitano al braccio, raccolta dopo l’espulsione di Formiconi. A fine partita l’attaccante biancorosso si avvicina al settore riservato ai, pochi (quattordici per l’esattezza), tifosi al seguito, per denunciare tutto il suo disappunto. Dopo il gol regolare annullato per fuori gioco nella sfida interna contro il Teramo, il Grosseto deve registrare un nuovo torto arbitrale, l’ennesimo di questa stagione, che ne condiziona il risultato finale. Il rigore con cartellino rosso ai danni del neo acquisto Ferraro, fischiato al 28’ del primo tempo, non può essere archiviato come un normale errore, uno di quelli che nell’economia della partita finisce per andare a favorire la squadra più meritevole e più forte. Quell’errore ha determinato il risultato finale di una partita importante per la squadra maremmana. Lo sfogo a fine partita di Torromino, portavoce del pensiero di tutta la squadra, è più che una semplice denuncia. La reazione avuta dopo l’episodio chiave è figlia della consapevolezza di chi sa di essere stato oggetto di un sopruso. Torromino chiede l’aiuto e l’appoggio dei sui tifosi perché da ora in poi ci sarà da soffrire e da combattere non solo contro l’avversario di turno, ma anche contro una classe arbitrale che in più occasioni ha dimostrato di non avere grande simpatia per i colori biancorossi.
Classe arbitrale vergognosamente incompetente… Hai ragione Torro, lotteremo, sempre e comunque, devono aver paura questi bambini viziati a fischiare a Grosseto, come era un tempo, quando tu non eri tra noi, negli anni ’60, ad esempio… Che roba, lo stadio era un vero fortino.. Forza ragazzi, siamo il Grosseto!