BAIOCCO 6,5: Se il Grosseto resta in partita è in gran parte merito suo. Evita un passivo maggiore nel finale e rischia di diventare eroe di giornata, perché neutralizza anche il rigore di Bruccini. Nulla può sulla ribattuta.
MONACO 6: Prestazione coraggiosa, ma al tempo stesso anche positiva. Parte discretamente e cresce nel finale quando la squadra deve subire attacchi fronteggiando l’inferiorità numerica. Sfiora anche il gol del pareggio con una proiezione offensiva e un colpo di testa che si perde di poco a lato.
FERRARO 5,5: Debutto oltremodo sfortunato. La sua gara dura 27 minuti, provoca un rigore e rimedia un’espulsione. Una gara rovinata dalla decisione dell’arbitro che prende una scelta sbagliata. Intervento rischioso in area di rigore, ma comunque corretto.
LEGITTIMO 6,5: Prestazione maiuscola. Chiude tutti i varchi e nella ripresa alza il muro difensivo della retroguardia a quattro. Tempestivo negli interventi, risolve alcune situazioni ingarbugliate in area di rigore. Cerca il gol quando riesce a proiettarsi in avanti, con una girata di sinistro che si perde di poco sul fondo.
FORMICONI 4: Messo in imbarazzo sulla corsia di competenza, stretto nella morsa di Siega e Mignanelli. Rimedia un primo giallo per proteste, si rende protagonista di un nervosismo eccessivo che sfocia in un’ingenua seconda ammonizione che lascia in nove uomini la squadra.
VERNA 5,5: Nulla da eccepire sulla sua proverbiale generosità. Si batte in mezzo al campo, spesso dannandosi l’anima a rincorrere gli avversari. Alla lunga finisce per correre a vuoto e il cambio è inevitabile.
(OKOSUN 5): Ultimo quarto d’ora, in cui in campo scende il fratello scarso, come accade da un po’ di tempo a questa parte. Giocatore in completa involuzione. Dopo l’ottimo impatto del suo arrivo novembrino, sta facendo perdere le sue tracce.
DELLA LATTA 6: Esordio da titolare con personalità. Gioca un primo tempo di spessore in cui mette ordine e riesce a far girare anche il centrocampo. Cerca anche la conclusione da fuori e non disdegna il ripiegamento difensivo. Nella ripresa, causa inferiorità numerica, c’è da fare un altro tipo di partita.
PAPARUSSO 5: Non si vede quasi mai. La corsia di sinistra è la meno sfruttata fin quando regge la parità numerica. Quando si abbassa nella difesa a quattro si esaurisce la sua spinta in corsia, già apparsa ai minimi storici. Non è che poi, in fase difensiva risulti invulnerabile.
VOLPE 5,5: Inizia bene nell’inedita posizione di trequartista. Fa quello che era negli intenti di Stringara: raccordo tra centrocampo e attacco, ma soprattutto crea densità. La sua azione però perde d’intensità con il trascorrere dei minuti. Con l’inferiorità numerica diventa minore il suo apporto alla squadra.
(LUGO 5): Gettato nella mischia nella speranza che si ricordi come far funzionare il suo sinistro. Ci prova su calcio piazzato ma non ottiene l’effetto desiderato. Giocatore che in questo momento appare da recuperare.
PICHLMANN 5: Avvolto da un nervosismo inedito che sul campo finisce per travolgerlo. Pescato più volte in fuorigioco, si mette in mostra solo per una girata di testa che si perde sul fondo. Poi sparisce e Stringara ci rinuncia nell’intervallo.
(FOFANA 5,5): Inserito per rivitalizzare l’attacco biancorosso, non è che produca più di tanto. Si lascia cadere facilmente al minimo contatto, ma oltre a questo aspetto che gli consente di rimediare un paio di punizioni, non fa poi molto.
TORROMINO 6: Resta una delle ultime speranze del Grosseto. Non riesce a far esplodere il suo destro come vorrebbe, però i compagni si affidano a lui come ultima risorsa. Sforna l’assist per il colpo di testa di Monaco che fa gridare al pareggio, ma è solo un sussulto.