Arrivare nei pressi dello Zecchini con largo anticipo e fermarsi a scambiare due chiacchiere con lui era un rituale a cui rinunciavo malvolentieri.
La sua presenza era dovuta, era una certezza a cui tutti facevamo caso, perché così doveva essere e perché così era, punto.
Il buon vecchio Lollo con la sua immancabile e fedele sciarpa.
Immagine di un calcio che non c’è più e che tutti i veri tifosi rimpiangono.
Il suo sorriso pieno di tenerezza.
Il suo sguardo inoffensivo.
La sua immagine sempre ordinata e dignitosa.
Un personaggio.
“IL PERSONAGGIO”.
Il mio preferito.
Ci sono particolari nella vita che sono veri e propri punti di riferimento.
Il borbottio del caffè che esce dalla moka ogni mattina.
Gli aromi che giungono dalla cucina la domenica.
Il profumo del bucato.
La fragranza rumorosa del pane.
La prima essenza della primavera.
Il calore del sole.
I disegni del salmastro sulla pelle.
Il rumore della pioggia.
Le gocce che sul vetro appannato scendono e si rincorrono.
Soffiare sui semi di un tarassaco e osservarli mentre volano via.
Tutti particolari che ogni volta fanno riaffiorare una parte di anima restata assopita.
Lollo era per me uno di questi particolari.
Lollo era per me una parte di anima che riaffiorava.
E in quel pezzo della mia anima resterà attaccato per sempre.
Con cura e gelosamente custodito.
…non c’è avversario pel maremmano, Grosseto è forte e vincere dovrà…
Già manchi.
Ciao Lollo, ti abbraccio forte.