Ritorna Silva al capezzale del Grifone e i biancorossi si ritrovano al cospetto del derby infrasettimanale contro la Lucchese. L’unica squadra che il tecnico del Grosseto incontrerà per due volte in questo campionato. Il rientro in Maremma vede un Silva dalle idee chiare al timone, evidente il fatto che l’esonero di novembre qualche segno lo ha lasciato, ma adesso è il momento di non pensare al passato e di tirar fuori il Grifone dalle acque agitate e poco sicure. «Ho trovato i ragazzi un po’ sfiduciati, ma confido nella voglia di reazione – spiega il tecnico -. L’obiettivo è quello di cercare una serenità migliore. Ho ritrovato un Camilli arrabbiato, ma anche in grado di caricarmi in questo ritorno a Grosseto. Trovo una squadra con una rosa numerosa, ma per certi aspetti qualitativamente migliore rispetto a quello che avevo a disposizione. Spero in una partita di temperamento, da parte di una squadra in cerca di riscatto».
Il posticipo serale di domani sera, fischio d’inizio alle 20.45, impone un ritmo elevato al campionato e poco tempo per organizzarsi, fuori Ferraro per infortunio e Pichlmann per squalifica (venerdì è atteso l’esito del ricorso presentato dal Grosseto: «Quasi certamente la squadra sarà quella di Ferrara – ammette Silva -, probabile che ci siano un paio di cambi, ma non ha senso stravolgere. A Savona, nell’ottica di tre gare ravvicinate, è probabile che ci sia qualche variazione in più».
Si parla poco dell’avversario: «A Lucca, nel primo tempo, ci fu la peggiore prestazione della mia gestione – ricorda -. Adesso posso dire che la Lucchese è una squadra che là davanti non è male, ma mi interessa poco in questo momento. Sono concentrato sulla mia formazione, nella speranza di fare una buona prestazione che ci porti un risultato positivo. Chiederò aggressività alta ai miei, non sempre ovviamente, perché la condizione atletica è un po’ un’incognita per me che sono tornato da pochi giorni».