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Giacomarro: “Un risultato numericamente eccessivo. Nel momento del nostro massimo sforzo per raggiungere il pareggio è arrivato l’errore fatale, che ha significato il raddoppio dell’Arzachena. A quel punto i ragazzi sono andati in bambola. Per spingere – continua il tecnico – abbiamo spostato in avanti la difesa concedendo alle nostre spalle almeno 50 metri agli avversari. Non siamo riusciti a sfruttare almeno 2-3 occasioni importanti in una partita sostanzialmente equilibrata. Quindi è arrivato quella grande leggerezza di Maciulla con la conseguente bambola degli under con i grandi andati nel torpore”. Mister squadra ridimensionata? “Credo di si -risponde Giacomarro – abbiamo dimostrato poco carattere e troppa gente paurosa e titubante”.

Daleno: “Non abbiamo fatto una bella figura – esordisce – ma noi ci mettiamo la faccia e ci prendiamo le nostre responsabilità. In casa della capolista si può anche perdere ma in maniera diversa. Adesso non ci possiamo permettere di mollare e non ci dobbiamo nascondere. Questo per rispetto ai tifosi arrivati fin qui e per la società. L’Arzachena è un buona squadra, merita il primo posto in classifica”.

Giorico: “Alla vigilia era impossibile prevedere un risultato tanto brillante per noi. Abbiamo battuto una grande squadra. Avevamo capito che le fasce esterne andavano bloccate per isolare il loro gioco, ci siamo riusciti con grande determinazione e applicazione. Un successo meritato, devo dire bravo a tutti i miei ragazzi”.

Giancarlo Mallarini

3 thoughts on “Arzachena vs Grosseto: Le interviste

  1. Non credo sia stato difficile bloccare le fasce del grosseto in particolar modo la destra dove non esiste l’esterno vero che invece siede sulla panchina é quel n 14 de masi visto in coppa 20 minuti semplicemente formidabile non si capisce perché non gioca titolare …..

  2. Mah… un allenatore che dopo un disastro simile ammette francamente il ridimensionamento, accusando la mancanza di carattere e la paura, non mi piace. Mi sarei aspettato un Giacomarro incazzato come una biscia che schiuma bava, non così dimesso e rassegnato. E poi, comunque, se la paura non ci pensa lui a levargliela, chi lo dovrebbe fare?

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