Si parte di notte, si torna di notte. A farci compagnia l’insegna luminosa del Grifone, che attende la sfida con il Budoni. Si ritorna in Sardegna con la memoria ferma al 4-0 di Arzachena adesso visto come sveglia generale, colpo di tromba salutare, schiaffo rigeneratore. Il mar Tirreno è coperto da un piumone di nuvole, ad Olbia soffia il solito vento, c’è il sole. L’invernale Budoni assomiglia a Marina: poca gente, traffico scarso, malinconiche sensazioni, mare in letargo. Lo stadio comunale ha un fondo sintetico liscio come una pista di hockey su ghiaccio. Giacomarro, indossando un paio di occhiali sfumati di azzurro molto capricciosi, invita a visitarlo con attenzione. La squadra è sempre nello spogliatoio. Quando esce l’attendono Tramutola, Zicaro, Fei, Storcè, con Bocchi indaffarato come sempre. Nel frattempo Iapaolo ha battuto 3 rigori tutti vincenti, tutti indirizzati alla sinistra. Premonizione? Il fischio arbitrale apre il palcoscenico ad un calcio biancorosso fitto di passaggi, movimenti con e senza pallone inserimenti, meccanismi perfetti. Un calcio da applausi. Il gol arriva al 4’ con Palumbo. Gli otto maremmani presenti esultano, Vittoria, bimba di anni 5 di Sticciano, sorride. Il Grifone non si ferma. Autoritario e tecnicamente preciso continua a martellare l’avversario, la gente sarda capisce la differenza e resta muta. Il secondo gol non arriva. Alla mezz’ora Salvini ruba palla nella tre quarti del Grifo entra in area senza appoggi amici e l’azione sfuma. Campanello d’allarme. Il Grosseto entra in apnea, si abbassa, rallenta giochicchia. La ripresa, denominata flaccida poi dal tecnico, è peggio. Il Budoni avanza, fa poco ma avanza, produce scarse azioni ma il popolo va in ansia. Nnamai sbuca in area, il diagonale è largo, la fifa molta. Ci pensa il tecnico. Dentro Cremonini per il raddoppio, dentro Nappello per il terzo conclusivo gol. Finale appagante, aggancio al primo posto dopo nemmeno 3 mesi dal varo della rosa. Iapaolo svela il particolare: “Prima di Muravera e Budoni Daleno ha suonato il piano al gates di Fiumicino, cosa che non ha fatto nel viaggio verso Arzachena”. Questione di musica, allora, del pianoforte, ma soprattutto quella suonata ad arte dalla squadra.
One thought on “Daleno suona, il Grifone è primo”
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Sei forte via! Scrivi meglio di me, il che è tutto dire. Ahah!