LANUSEI: Floris, Felleca, Lai Mattia, Piras, Venneri, Bonu, Floris, Masia, Milicevic, Angheleddu, Ladu. A disposizione: Spanedda, Sedilesu, Pili, Pistis, Depau, Figos, Cardia, Delrio, Aramu. All. Loi (squalificato).
GROSSETO: Gagno, Libutti Maciucca, Digiorgio, Lauria, Schettino, Lavopa Olivieri, Palumbo Zotti, Di Gennaro. A disposizione: Lanzano, Baylon, Ciolli, Cremonini, Vinicius, Migliaccio, Nichele, Ungaro, Vaccaro. All. Giacomarro.
ARBITRO: Capovilla di Verona (Assistenti Affronti di Ostia e Daisuke di Roma 1).
RETI: 4’ Angheleddu, 34’ Olivieri, 35’ st Palumbo (rig.)
Di nuovo in Sardegna. Questa volta è in palio la leader ship del girone, la supremazia raggiunta con sacrifici e abnegazione. Giacomarro vara la medesima formazione di 7 giorni fa, in panchina arriva Vinicius sventolando un trasfert sofferto e atteso. I padroni di casa non si fanno condizionare: al 4’ Piras va alla conclusione, Gagno respinge, da due passi Angheleddu insacca. Grifone sott’acqua ad aggiustare le idee a correggere atteggiamento e intenzioni. Fase non facile. Il gioco latita, l’uccellaccio appare senza idee con troppi passaggi sbagliati, un nervosismo latente, confusione diffusa. Lavopa dalla sinistra serve Olivieri fuori area, dribbling secco, tiro (l’unico di tutta la frazione) che trova l’angolo e il pareggio prima del riposo. L’intervallo servirà a smaltire le scorie di un atterraggio a Olbia con tanto di fulmine sull’aereo e a riequilibrare il gioco del Grifone. Il the caldo, comunque, non rincuora il Grifone: al 2’ della ripresa Milicevic la mette fuori da posizione più che ottimale. Altri brividi, vecchi dubbi. La macchina biancorossa, comunque, inizia ad essere più precisa. Al 35’ azione di Cremonini in area, viene steso ed è rigore. Dal dischetto ci pensa bomber Palumbo e l’uccellaccio si riprende la vetta della classifica. Il Lanusei resta in 10 per l’espulsione di Masia (doppio giallo), c’è l’esordio di Vinicius. Gara brutta, in vantaggio di un uomo, sopra di un gol, il Grifone si disunisce nel primo minuto di recupero (6’ in tutto) quando subisce il pari firmato Aramu. Sensazione di scarsa personalità, poca propensione a difendere la cima della classifica, latente disponibilità a inseguire il successo finale dimostrata da due soli tiri in porta. Finisce 2-2, come all’andata.