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Quando giochi in formato Flaminia – tradotto significa molto male – vai sotto dopo soli 4’, riesci a fare due reti in altrettante conclusioni riuscendo addirittura a passare in vantaggio e subisci il pareggio nei minuti di recupero quando giochi con l’uomo in più, significa non possedere la necessaria solidità per difendere il primo posto. Nuda e cruda, questa è l’impressione domenicale. Si sono manifestati i difetti di fondo di questa formazione: mancanza di personalità, difficoltà ad essere costante, affanno dei singoli nelle gare che contano. E Lanusei aveva un peso specifico molto alto se il Grifone voleva veramente volare alto dando inequivocabili segnali alle altre contendenti e a se stesso. Non è accaduto, ed è un vero rammarico. Il buco nero poteva essere evitato con un pizzico di concentrazione in più, una maggiore stabilità sul terreno di gioco. Il brutto ma vincente Grifo allora si è tramutato in un brutto e antipatico uccellaccio incapace di usare le ali e la testa incassando il 2-2 con l’intera difesa schierata. Così i campionati restano lontane chimere, il primato un tabù. La stagione è lunga ma la percezione generale dopo questo pareggio è di un Grifone non ancora maturo per il salto di qualità.

Giancarlo Mallarini