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Sono trascorsi ormai quasi sei mesi dall’arrivo di Max Pincione a Grosseto. Un evento importante per la tifoseria perché ha decretato la rinascita del club ma soprattutto, dopo oltre un mese di dubbi e paure, la certezza di disputare almeno il campionato di serie D. Squadra fatta in ritardo, quando ormai i giocatori migliori erano già accasati, soprattutto quegli “under” di cui ogni formazione della Lega Nazionale Dilettanti non può fare a meno e che si contano sulle dita di una mano. Nonostante la partenza in ritardo e il non aver potuto fare un ritiro adeguato, la società è riuscita a mettere insieme un organico di tutto rispetto e senza spendere cifre folli. Poi c’è il mister, quel Domenico Giacomarro esperto conoscitore della categoria che in carriera ha già disputato dieci campionati di serie D, collezionando ben due promozioni, posizionandosi due volte al secondo posto, tre al terzo, una al quarto e una al settimo. Esonerato, sempre in serie D, una sola volta, nella stagione 2001/2002.

Certezze che però a distanza di pochi mesi non esistono più, sgretolatesi una settimana dopo aver raggiunto il tanto agognato primo posto. Quel primo posto oggi occupato da Viterbese Castrense e Rieti a quota 42 punti. Un solo misero punticino in più del Grosseto, che ha fatto cadere parte del popolo biancorosso nella più totale disperazione, indotti anche dalle dichiarazioni rilasciate dal massimo dirigente. Una sola settimana, un lasso di tempo brevissimo in cui il “piccolo Barcellona” torna ad essere “la squadra di brocchi”, se non altro fino alla prossima vittoria, fino al prossimo avvicendamento in testa, uno dei tanti che vivremo da qui alla fine del campionato. Si, perché chi scrive è convinto che Grosseto, Rieti e Viterbese Castrense se la giocheranno fino alla fine, fino all’ultima giornata, gomito a gomito, spallata dopo spallata, insieme magari a quella Torres che se non dovrà combattere anche contro la giustizia sportiva, probabilmente potrebbe giocare il ruolo di quarto incomodo. Vedere oggi il Grosseto ad un solo punto dalla vetta della classifica, deve essere motivo di vanto e di orgoglio e non di frustrazione. La FC Grosseto, tra vari problemi e inevitabili incidenti di percorso, sta diventando una realtà importante ma c’è bisogno di tempo affinché possa spiccare definitivamente il volo. Probabilmente l’errore più grande commesso dalla società è stato quello di promettere fin da subito la promozione in Lega Pro e di non prendere minimamente in considerazione la possibilità che ciò possa non avvenire.

Tutti vorremmo vincere questo campionato, toglierci dalla melma dei dilettanti, ma per ottenere risultati importanti c’è bisogno di serenità, fiducia e consapevolezza dei propri mezzi. Soprattutto però c’è bisogno di recuperare il senso della misura, da parte di tutti, società in primis e tifoseria a seguire perché questa squadra non sarà “il piccolo Barcellona” ma sicuramente neppure “una squadra di brocchi”: 23 punti nelle ultime 10 partite, ovvero da dopo quell’Arzachena-Grosseto che ha fatto un po’ da crocevia, con 26 reti fatte e 11 subite. Se Giacomarro riuscirà a mantenere questa andatura, il Grosseto potrebbe chiudere intorno a quota 72 punti. Altro dato da tenere in considerazione è che il Grosseto nelle prime 3 giornate del girone di andata aveva ottenuto 5 punti (1 vittoria e due pareggi), disputando 2 partite in casa ed una in trasferta. Dopo le prime tre giornate del girone di ritorno, i biancorossi si trovano già a +2, grazie alla vittoria in casa con il Trastevere e ai 4 punti raccolti in Sardegna contro Nuorese e Lanusei, segnali che confermano che la squadra è sicuramente migliorata. Questo è il momento di stringersi intorno alla squadra, per i bilanci è ancora troppo presto, quelli li faremo a maggio.

Manuel Pifferi è un geometra di professione con una profonda passione per i colori biancorossi. È colui che ha ideato e realizzato il portale Biancorossi.it, oggi testata giornalistica registrata, divenuta nel tempo un punto di riferimento per i tifosi biancorossi. Iscritto all’Albo dell’Ordine dei Giornalisti come pubblicista dal 2013, ricopre anche ruolo di Direttore Responsabile.