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Nemmeno la sorpresa di vedere l’antica Aurelia trasformarsi in autostrada ad una sola corsia e il limite a 60 nei pressi di Tarquinia, riesce a disincagliare il pensiero dalla consapevolezza che nello sport, come nella quotidianità, tutti i meccanismi vanno oliati con volontà, rabbia e saldezza per arrivare all’obiettivo prefissato. Personalmente non è una domenica qualunque, in testa e nel cuore passano le immagini di un gol registrate il giorno prima. Un gol dai significati pungenti, bellissimi come ali di farfalla. Giacomo, 18 anni, mio figlio, ha segnato il raddoppio della juniores del Roselle sul campo dell’Albinia. L’attesa è durata quasi 3 anni, intervallo dovuto alla rottura del legamento anteriore sinistro. Operazione, riabilitazione, sofferenze, progressi, ricadute. La voglia di ritornare a calciare, però, è sempre stata in primo piano con cocciutaggine, animo e, appunto, volontà. Applicando al Grifone queste piccole alchimie, il campo del comunale di Genzano non doveva rappresentare uno scoglio troppo appuntito. Cambio di mister, due sconfitte consecutive, giorni di batticuore. Tutto resettato, si va in campo per il successo. Infatti l’uccellaccio va subito in gol. Il popolo biancorosso sventola il bandierone, batte sul tamburo, alza le mani e canta. La frustata, comunque, non prosegue. Arriva il pari e l’intervallo. Popolo sui carboni ardenti. Orlandi ricarica il Grifone, usa parole come carattere, proietta similitudini, descrive la volontà. Bifini lo segue aumentando le dosi. Si rientra e il cielo diventa azzurro. Due colpi di testa imperiosi abbattono il Cynthia. Orlandi e Bifini confabulano a lungo, decidono, modellano, la squadra risponde e finisce col prendersi tre punti. Il confronto Giacomo – Grifone calza a pennello. Il mini campionato finale del Grifone poggia sulle fondamenta di volere arrivare il più in alto possibile sfoderando tutte le qualità tecniche e umane in suo possesso, di scavare il più profondamente possibile nella personalità di ogni singolo giocatore, di trovare motivazioni sempre in fibrillazione, di non arrendersi mai. E di sorridere. Il tutto non è facile ma se poi dopo tre anni arriva un gol il piacere è indescrivibile e appagante.

Giancarlo Mallarini