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Dopo la cocente sconfitta subita per mano dell’Olbia ai playoff disputati lo scorso 22 maggio, a distanza di poco meno di un mese dalla presentazione “ufficiosa” del nuovo allenatore e aspettando le sorti del sempre più lontano ripescaggio, il Grifone riparte dalla sua unica certezza: mister Marco Cari. Spostando i riflettori sul futuro e provando a guardare avanti, andiamo a conoscere meglio la storia del nostro nuovo mister. Un allenatore, ma in primis un ex giocatore, un portiere cresciuto nel vivaio laziale che vanta presenze importanti tra le quali spicca il “titolo” di giocatore con il maggior numero di presenze nella storia del Frosinone, nel fiorente decennio degli anni 80, militando tra la serie C2 e la C1. La sua carriera da allenatore ha inizio nel ’98 nella Narnese, squadra di Terni militante attualmente in eccellenza ma che all’epoca disputava il campionato di serie D.

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Successivamente ai buoni piazzamenti ottenuti nei due anni di panchina, approda in C2 nel Giugliano, portando il club in un solo biennio a sfiorare, ai playoff, la promozione in C1. A seguito degli ottimi risultati ottenuti riceve la chiamata in serie C1, della Fermana, salvando la squadra ai playout, dopo una stagione deludente. Successivamente si siede sulle panchine di Teramo e Perugia ottenendo sempre buoni risultati. Tra il 2007 e il 2008 viene chiamato al Taranto con l’obiettivo di puntare alla serie cadetta, ma la serie B sfugge per un soffio nella partita di ritorno dei playoff. Altre panchine importanti successive a queste sono state l’Arezzo in Lega Pro (prima divisione), la Salernitana in serie B, il Barletta, la Torres, il Rimini e il Martina Franca. Da sottolineare la recente vittoria del campionato di serie D sotto la sua guida nel Rimini, nella stagione 2014/2015. Un palmares di tutto rispetto, a maggior ragione se il Grosseto si troverà nuovamente a disputare il campionato di serie D.

Noemy Lettieri