«Quando ci siamo incontrati la prima volta con il Comune – interviene Pincione – abbiamo messo come condizione essenziale del nostro arrivo, l’ottenimento di una convenzione quinquennale. Durante l’anno poi non ne abbiamo più parlato perché per noi era scontata, era una questione ormai definita con il Comune e ci siamo fidati. Per quanto riguarda le condizioni del campo, non abbiamo avuto la disponibilità del tagliaerba per buona parte dell’anno. Hanno fatto la variante per l’AC Roselle in una sola settimana e non si riesce a fare una convenzione quinquennale?. Cosa abbiamo chiesto di così sensazionale? Ho chiesto solo questo e allora datemi questa convenzione. Un mese fa tecnici del Comune sono venuti a fare un sopralluogo per verificare le condizioni dell’impianto e ci hanno fatto sentire come delle pecore nere. Abbiamo poi scoperto che stanno mettendo sopra delle lacune già esistenti prima ancora del nostro arrivo. Sono venuto a Grosseto per cercare di vincere il campionato e basta ed invece devo pensare a tutte queste cose. Non siamo noi ad andare sui giornali ma è il Comune a farlo, cercano di ridicolizzarmi, vogliono accattivarsi la tifoseria con delle menzogne. Ma dico io, non sarebbe più facile darmi questa convenzione quinquennale piuttosto che tentare di sfrattarmi? Non pensino di mandarmi via dallo stadio tanto facilmente, prima di tutto dovranno vedersela con la FIGC e comunque non pensino di farlo velocemente perché non lo permetterò. A me andava bene anche una lettera loro, sottoscritta dal notaio, dove si impegnavano a concedermi lo stadio per un altro anno, con la condizione che entro tre mesi avrebbero fatto poi la convenzione quinquennale. Non spetta a me risolvere i problemi – continua Pincione – ma spetta al Comune. Ho cercato di incontrare il sindaco in tutti i modi ma non c’è stata possibilità di poterlo incontrare, si è sempre negato. Ho provato anche attraverso Luca Galletti ma non sono riuscito neppure così. In un articolo di poco tempo fa Camilli disse che se avesse vinto Vivarelli Colonna avrebbe dato una grossa mano e sappiamo benissimo attraverso chi lo farebbe. Se volete qualcun altro, nessun problema, portatemi un acquirente, datemi i miei soldi che ho speso e io me ne vado. So benissimo cosa sta succedendo e io devo tutelare i miei soci ed i miei interessi, so cosa vogliono fare con Ceri e Camilli. L’ultima cosa che voglio fare io è la guerra con il Comune».
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Dopo Pincione interviene l’avvocato Adducci: «Tutta questa situazione destabilizza anche i ragazzi che sono a Genga e che ci chiamano preoccupati per avere notizie sulla questione con il Comune. Abbiamo mandato una lettera al Comune, non ci inventiamo domande di risarcimento così dal nulla, abbiamo le prove scritte di quello che diciamo. Intanto mettiamo in chiaro che noi da qui non ci muoviamo perché abbiamo una lettera di disponibilità dello stadio sottoscritta dal sindaco, per tutta la stagione calcistica e, secondo il mio punto di vista, a titolo gratuito. Noi partiamo dal presupposto di quale è stato il danno per la Fc Grosseto e per la Grosseto Group. Tornando al luglio scorso, la promessa che ci fu fatta era quella di subordinare l’investimento alla convenzione quinquennale. A causa dei tempi ristretti la convenzione fu fatta per un solo anno con la ripromessa di procedere a quella quinquennale non appena possibile. Nel frattempo abbiamo saputo di una procedura legale nei confronti di Camilli per la vecchia gestione dell’impianto. Abbiamo chiesto di vedere gli atti ma il Comune ce lo ha negato. Abbiamo allora proceduto con una istanza di visibilità in Tribunale e in 3 ore l’abbiamo ottenuta. Da qui sono nate tutte le nostre preoccupazioni. Temevamo che il Comune ci chiedesse conto di problemi già esistenti prima ancora del nostro arrivo e del resto non è mai stato fatto neppure un verbale di consegna dello stadio che ne testimoniasse le condizioni. Ci siamo resi conto che anche i tifosi stanno iniziando a porsi delle domande, leggiamo tutto e fino a qualche giorno fa i commenti erano tutti negativi, oggi invece molti comincino ad avere dei dubbi che forse la situazione sia diversa da come viene raccontata dal Comune. Noi abbiamo parlato di frode da parte del Comune. Pincione non avrebbe mai speso quei soldi e non avrebbe acquisito il titolo sportivo se avesse conosciuto la reale situazione. 1.800.000,00 euro è quanto è stato speso in questa stagione dalla Fc Grosseto. Abbiamo fatto una domanda di risarcimento danni forte. Una parte facilmente riscontrabile e l’altra come danno d’immagine per tutto quello che è successo in questi giorni e che ha messo in cattiva luce e in difficoltà la Fc Grosseto».
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La parola torna a Pincione: «Stiamo facendo la squadra per vincere il campionato. Noi capiamo che non siamo i benvenuti quindi se viene qualcuno, siamo disposti a prendere in considerazione la cessione della società, sempre se questa sarà per noi conveniente».